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"Hacker Pd" vs Grillini, parte 2:Altre email pubblicate onlineE loro: "Perché non dite nulla?"

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La rabbia del M5S: "Nessuno muove un dito per la nostra privacy". Repubbica dedica una pagina al "pianto" della Boldrini e a loro nemmeno una riga

Nicoletta Orlandi Posti
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Nuove mail dei parlamentari grillini diffuse in Rete. I sedicenti 'hacker Pd' hanno mantenuto la loro promessa e pubblicato nuova posta privata dopo il caso della giovane deputata bolognese Giulia Sarti. Tra le mail violate, quelle di Massimiliano Bernini, Stefano Vignaroli e Tancredi Turco. Ma in ambienti grillini assicurano che anche le mail di Alessandro Di Battista, deputato stellato eletto nel Lazio e tra i volti più noti del Movimento, sarebbero disponibili in Rete (nel file zippato pubblicato su Par-Anoia- Anonymus intelligence agency) sprovviste di password.  Lo annuncia 'L'Espresso' affermando di avere in esclusiva la notizia della pubblicazione dei nuovi file.  La rabbia pentastellata - Nel Movimento la rabbia è tanta. "Non sappiamo più cosa fare - sottolineano alcuni esponenti stellati - questa grana è scoppiata da oltre una settimana, la denuncia alla polizia postale è partita immediatamente: eppure il sito sotto accusa è ancora lì'". Con tanto di countdown a scandire i giorni che separano le prossime vittime dalla gogna mediatica. Ecco perché il M5S punta il dito "contro l'inspiegabile lentezza" che caratterizza la vicenda. "Due pesi due misure - continuano a ripetere i grillini quasi fosse un mantra - foto di parlamentari di altre forze politiche sono sparite dalla Rete in un lampo per molto meno. Noi siamo sotto ricatto e in troppi se ne infischiano". Come nel caso di Giulia Sarti, "una vicenda che ha umiliato una donna - sottolineano dallo staff dei 5 Stelle - eppure nessuno ha mosso un dito. Dov'era 'Se non ora quando'", movimento di tutela delle donne, "nel momento in cui la sua vita privata di Giulia veniva sbandierata in Rete?". Espresso vs Repubblica - La storia dell'email 'hackerate' ai grillini, insomma, giunge alla seconda puntata di una "serie" che rischia di allargarsi a dismisura. Lo scoop, inizialmente, è stato del settimanale L'Espresso. La rivista ha dato dettagliatamente conto della vicenda, pur senza pubblicare i contenuti della corrispondenza violata. L'Espresso, però, ha dato precise informazioni sui siti e sui server dai quali è possibile scaricare e consultare le email grilline. Un comportamento un po' ambiguo, insomma, soprattutto alla luce del fatto che oggi, venerdì 4 maggio, la Repubblica (del Gruppo Espresso) ha dedicato un'intera paginata alla presidente della Camera, Laura Boldrini, in cui la vendoliana attaccava chi in questi ultimi giorni ha violato la sua privacy. Per la Boldrini fiumi di inchiostro, per i grillini nemmeno una riga... Lombardi: "Ci hanno lasciato soli" - E proprio su questo punto la reazione del M5s è a dir poco stizzita. In una conferenza stampa appositamente indetta la capogruppo Roberta Lombardi ha commentato: "C'è un attacco a tutto campo contro di noi e questo fenomeno è stato sottovalutato. Oggi siamo andati in Procura e abbiamo messo in ordine i fatti ed evidenziato al procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo quello che è successo. Dopo 8 ore, però, non abbiamo notizie sull'attività della magistratura né della polizia postale: non sappiamo nulla di cosa stanno facendo per tutelare in primis questi 30 cittadini". Poi denuncia il lassismo delle istituzioni sulla vicenda: "Abbiamo la sensazione di essere abbandonati in questo momento di grossa pressione psicologica nei nostri confronti. Nessuno nelle istituzioni ha tutelato queste persone, o se l'ha fatto non ce l'ha comunicato. Vi ricordo che la prossima settimana si insediano le commissioni parlamentari e di garanzia e che per quanto ne sappiamo tra questi 30 cittadini ci potrebbe essere il futuro presidente del Copasir", ha concluso. Alla Lombardi fa eco Giulia Sarti, una delle parlamentari del M5s vittima dell'attacco hacker, che su twitter srive: " Continua la violazione delle caselle mail dei deputati #m5s". 

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