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Travaglio accusa Libero di usare toni forti, ma quelli de Il fatto non sono da meno...

Travaglio, vicedirettore del

Dalla "Culona inchiavabile", al "cappio e slogan" della Lega: toni da ghigliottina e colate di fango che alimentano l'antipolitica

Sebastiano Solano
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A Marco Travaglio l'intesa tra Pd e Pdl non va giù. Inutile spiegargli che l'Italia ha urgente bisogno di un governo, lui a Palazzo Chigi ci voleva Beppe Grillo. Anzi, lo pretende, convinto com'è di possedere il monopolio della verità, per cui attacca chiunque non la pensa come lui. Come al solito, del resto. E' talmente esasperato il suo filo-grillismo che nel suo editoriale di oggi, martedì 30 aprile,  arriva ad attaccare Libero e Il Giornale, responsabili  di avvelenare i dibattito pubblico con i toni incendiari dei loro titoli. Un ribaltamento della verità in piena regola.  Toni da ghigiottina - La premessa, sarcastica, è questa: "I pulpiti di Libero e Il Giornale sono naturalmente i più credibili per insegnare le buone maniere". Poi giù una serie di esempi di titoli dei due quotidiani. Insomma, la solita predica moralistica che però Travaglio non può proprio permettersi. Il suo quotidiano quanto ai toni forti, infatti, non è da meno. Grillo al confronto gli fa un baffo-. Qualche esempio: "Cucù, la Merkel è inchiavabile" titolò rivelando il contenuto di una presunta intercettazione di Silvio Berlusconi, il bersaglio preferito dalla ditta giustizialista de Il Fatto. Il bersagio preferito - Ma torniamo a Berlusconi. Sono talmente fissati con lui da tirarlo in ballo sempre, anche quando non c'entra nulla. Quando l'acquisto de La7 era solo una voce quei complottisti de Il fatto titolarono: "Reagalano La7 all'amico di B. (e si fa pure pagare)", riferendosi a Urbano Cairo. Ma il loro cibo quotidiano è l'antipolitica, sul cui fuoco soffiano sin dalla nascita: "Tutti a casa", scrisse Il Fatto dopo la vittoria di Federico Pizzarotti a Parma. Anche sugli scandali nella regione Lazio usarono 'toni sobri': "Quelli della regione Lazio mangiano e non pagano".  Colate di fango - Tutti, indistintamente, senza nessun cenno a quei pochi, come i Radicali, che non ne sapevano niente. L'apice della gogna lo raggiunsero però quando 'frustarono' il Pdl Ceroni, colpevole di aver proposto la modifica dell'articolo 1 della Costituzione: "Ieri picchiava la moglie oggi riforma la Costituzione", titolò il Fatto. Fango a profusione insomma. Ma questi sono solo degli esempi, un elenco esaustivo sarebbe lunghissimo. Un consiglio a Travaglio:  guardare in casa sua, scoprirà mondi inesplorati.

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