De Magistris dà la cittadinanza onoraria ad Abu Mazen
Traffico, criminalità, mezzi di trasporto: il fallimento del sindaco
Ora che il sindaco Luigi de Magistris ha consegnato ad Abu Mazen (presidente dell'Autorità palestinese) la cittadinanza onoraria, la missione è perfettamente compiuta. Con una cerimonia in pompa magna il sindaco ha spiegato che questa è "una giornata storica per Napoli che è città di pace, di culture e religioni diverse. Non conosce razzismo e intolleranza. Per noi il diverso è una ricchezza e non un pericolo". Al leader dell'Anp, de Magistris ha regalato il gagliardetto della città e una stampa che riproduce una veduta di Napoli. Da Abu Mazen ha ricevuto un quadro di madreperla che raffigura l'ultima cena, con la dedica al sindaco "God bless our home". Nessuna nostagia - Uno scambio di doni che nasconde un'amara verità. Giggino ha trasformato Napoli in una città più vicina a Gaza che alle capitali europee. All'ex pm sono serviti meno di due anni. Ha puntato su eventi internazioni e di grande prestigio come la Coppa America, ha tirato a lucido la parte "nobile" della città, senza avere i soldi per la benzina degli autobus che sono rimasti fermi nei depositi; ha creato delle piste ciclabili nella città dei sali e scendi, con le strade sconnesse e piene di buche. Ha scatenato il malcontento dei commericanti estendendo la zona a traffico limitato che con le strade ha svuotato anche i negozi, ha abbracciato il credo bassoliniano dell'imnagine, si è ispirato alla filosofia del Rinascimento napoletano e il risultato è sotto gli occhi di tutti: il lungomare vuoto restituisce la fotografia della Napoli da cartolina mentre il resto della città è ostaggio del traffico. La città è ancora più insicura, l'illuminazione delle zone di periferia ancora più scarsa. La spazzatura non c'è. Ma non perché è entrato in funzione l'inceneritore bensi perché i napoletani pagano il trasporto della loro monnezza in Olanda. Quando Au Mazen è arrivato a Napoli non avrà avuto certo nostalgia di Gaaza...