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Sircana, il portavoce di Prodisi ricicla e torna a fare il pr

Silvio Sircana

Sfumata la possibilità di andare al Quirinale con il Professore andrà a lavorare nell'agenzia della moglie

Nicoletta Orlandi Posti
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L'ultima incertezza è stata sciolta con il siluramento di Romano Prodi al Quirinale. Silvio Sircana, ex portavoce del Prof e parlamentare fino a febbraio, alla Camera ha rimesso piede forse per l'ultima volta mercoledì 24 aprile. Non l'ha riconosciuto quasi nessuno, con quel tascapane a spalla e la caratteristica andatura dinoccolata. Nemmeno i suoi compagni di partito hanno osato affrontarlo, dopo il bagno di sangue che avevano fatto fare al suo leader. Sircana aveva forse accarezzato ancora l'idea di salire al Quirinale con Prodi per farne il portavoce. In ogni caso ancora da senatore si era attrezzato per tornare a fare il mestiere prediletto: quello del Pr. Con la moglie Livia Aymonino e il figlio Piero aveva fondato nell'aprile dell'anno scorso a Milano una nuova società di relazioni pubbliche, la Siray. La società offre ai clienti «l'outsourcing di tutta l'attività di comunicazione», la «formazione del personale interno dedicato alle media relations e alle relazioni esterne» fino allo sviluppo chiavi in mano di eventi specifici. Fra i  primissimi clienti già acquisiti in portafoglio la Techint dei fratelli Rocca, la fondazione Campus e la Kedrian del parlamentare renziano Andrea Marcucci. Quest'ultima è un'azienda di farmaceutica attiva negli emoderivati già distintasi per l'efficace lobbing istituzionale mentre era in cura da Sircana: il suo mercato è stato di fatto blindato da una norma inserita nella legge di stabilità alla vigilia del Natale scorso.

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