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Travaglio e Bechis: Napoliatno vuol mettere la museruola alla stampa

Franco Bechis e Marco Travaglio

I vicedirettori di Libero e del Fatto d'accordo: il presidente della Repubblica vuole che i giornali non si mettano di traverso con Letta...

Lucia Esposito
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Sulla stessa lunghezza d'onda. Per una volta il vicedirettore di Libero Franco Bechis e il vicedirettore del Fatto Marco Travaglio concordano. Il protagonista è Giorgio Napolitano. Il tema: la libertà di stampa. Franco Bechis su Libero in edicola oggi, giovedì 25 aprile, rende conto dell'appello che il riconfermato presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha rivolto ai giornali affinché favoriscano la distensione e non rinfocolino tensioni. "Confido - ha detto - che tutti cooperino anche i mezzi di informazione per creare il clima di massima distensione piuttosto che vecchie tensioni".  L'editoriale del Fatto Quotidiano del 25 aprile s'intitola Minculnap e si apre proprio con l'invito di Re Giorgio alla stampa.  Silenziatore ai giornali - Ecco cosa scrive Travaglio: "In ossequio alle nuove disposizioni impartite dal Minculnap alla stampa nazionale  affinché cooperi con il nuovo governo, evitando atteggiamenti e notizie disfattisti per il bene superemo della Patria e a parziale rettifica di quanto affermato in questa sede, teniamo a precisare che nonostante le apparenze l'Italia non s'è trasformata in una monarchia assoluta". Travaglio sottolinea che nelle monarchie assolute la corona si tramanda di padre in figlio mentre in Italia "si procede per imbalsamazione (nel caso del Presidente Napolitano) o per parentogenesi modello Paperopoli, da zio a nipote". Il vicedirettore del Fatto conclude sottoilneando come il presidente abbia ssunto anche la guida dell'Ordine dei giornalisti e della Federazione della Stampa. Bechis, sulle colonna di Libero, si chieda se Re Giorgio vuole il coro di lodi che hanno accompagnato l'insediamento e la prima parte del governo Monti. 

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