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Pd, la Serracchiani cambia idea in una notte: "Sì a Renzi premier"

La "renziana" neogovernatrice del Friuli Venezia Giulia lunedì sera aveva dato picche al bersaniano Orfini. Poche ore dopo, rilancia: "Matteo nome giustissimo, raccoglie consenso e fiducia"

Giulio Bucchi
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di Claudio Brigliadori La "renzianità" di Debora Serracchiani non è mai stata in discussione. Per questo ha destato un po' di stupore sentire la neo-governatrice Pd del Friuli Venezia Giulia a Piazzapulita, lunedì sera, rispondere picche alla proposta del giovane turco Matteo Orfini di candidare Matteo Renzi al ruolo di premier. Quel rifiuto esprimeva meglio di qualsiasi saggio la diffidenza che separa due anime del Partito democratico, con i renziani/rottamatori che temono dai marpioni bersaniani, dalemiani ed ex margheritini un bel tranello con capolinea Palazzo Chigi.  Inversione a U - Epperò, l'"astro nascente" Serracchiani ("Non ditelo, porta sfiga!", si lamenta lei) stupisce per velocità di riflessione e di marciaindietro politica. Passata la nottata (forse di festeggiamenti in solitaria, visto che per sua stessa ammissione "nessuno dal Pd nazionale" l'ha chiamata per complimentarsi), la rampante Debora ha già cambiato idea: "Renzi premier? Trovo che il suo nome sia giustissimo e non capisco perché non dovrebbe esserlo. L'ho detto un mese e mezzo fa e ho preso randellate dal mio partito". Parole sue, pronunciate ad Agorà su Raitre. "In questo momento - prosegue l'esponente Pd - è la persona che riesce a raccogliere maggiore consenso, fiducia e maggiore speranza, perché riesce a parlare oltre il recinto del Pd e riesce probabilmente a rappresentare di più e meglio le istanze che vengono da un elettorato che ormai è assolutamente mescolato, che non ha più un'ideologia radicata e che va a votare non più soltanto in alto a sinistra ma semplicemente le persone". L'aria che tira - Poi ha aggiunto: "Credo che sia arrivato il momento di tornare lucidi, credo sia il momento di lasciare spazio a una nuova classe dirigente". Ecco appunto, tornare lucidi. Viene un dubbio: non è che, nel frattempo, qualcuno vicino al sindaco di Firenze l'ha avvisata che a Renzi, diventare premier, sotto sotto non dispiacerebbe? Oppure, più semplicemente, la rottamatrice ha annusato l'aria che tira, scegliendo di rottamare le proprie opinioni?

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