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Marco Travaglio e il benvenuto al veleno a Napolitano: "Regime plumbeo e B. presto al Colle"

Marco Travaglio

Il vicedirettore del Fatto durissimo sulla rielezione di Napolitano: "Siamo come in Germania prima di Hitler"

Eliana Giusto
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  Durissimo attacco di Marco Travaglio a Giorgio Napolitano e a Silvio Berlusconi oggi sul Fatto. In un editoriale al veleno il giornalista richiama " Weimar, con i vecchi partiti di centrosinistra che nel 1932 riconfermano il vecchio e rincoglionito generale von Hindenburg, 85 anni, spianando la strada a Hitler. Qui per fortuna non c'è alcun Hitler all'orizzonte. Però c'è B., che fino all'altroieri tremava dinanzi al Parlamento più antiberlusconiano del ventennio e ora si prepara a stravincere le prossime elezioni e salire al Colle appena Re Giorgio abdicherà". Sempre che "non resti abbarbicato al trono fino a 95 anni, imbalsamato e impagliato come certi autocrati". Travaglio attacca indifferentemente centrosinistra e Cavaliere definendo i primi "necrofili", il secondo "pedofilo", entrambi colpevoli di aver dato vita ad un "regime ancor più plumbeo di quello berlusconiano e più blindato di quello montiano, perché è l'ultima trincea della banda larga che comanda e saccheggia l'Italia da decenni, prima dellaCaporetto finale. Prepariamoci al pensiero unico di stampa e tv, alla canzone mononota a reti ed edicole unificate. Ne abbiamo avuto i primi assaggi nelle dirette tv, con la staffetta dei signorini grandi firme che magnificavano l'estremo sacrificio dell'Uomo della Provvidenza e del Salvatore della Patria, con lavoretti di bocca e di lingua sulle prostate inerti e gli scroti inanimati delle solite cariatidi. Le famose pompe funebri". Infine, in un post scriptum, l'elogio di Grillo che ora, scrive Travaglio è "il punto di riferimento di quei milioni di cittadini (di centrosinistra, ma non solo) che non si rassegnano al ritorno dei morti morenti e rappresentano un quarto del Parlamento".  

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