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Cicciolina condannata a 7 mesi per minacce e resistenza a pubblico ufficiale

Ilona Staller, in arte Cicciolina

L'ex pornostar protagonista di un'inchiesta risalente al 2010: non fece entrare gli agenti nel suo attico. Lei si difende: "Avevo paura dei cani (antidroga)"

Marta Macchi
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Ilona Staller, in arte hard Cicciolina, è stata condannata a sette mesi di reclusione. L'ex pornostar, candidata alle elezioni Amministrative di Roma, è accusata di minacce e resistenza a pubblico ufficiale all'interno dell'inchiesta di droga che, nel 2010, la vide tra i protagonisti. La diva a luci rosse, all'epoca, si oppose alla perquisizione del suo attico romano - i carabinieri pensavano che gli stupefacenti si trovassero in possesso della Staller - e intimidì le forze dell'ordine con queste parole: "State attenti perché parlerò con dei pezzi grossi. Dirò tutto a un pezzo grosso di Civitavecchia". Adesso l'attrice ungherese naturalizzata italiana dovrà risarcire gli otto carabinieri in questione per una cifra che, il tribunale presieduto da Valeria De Gioia, non ha voluto rendere nota. Ilona però si è giustificata negando qualsiasi intimidazione nei confronti degli agenti: "Avrò detto al massimo che mi sarei consultata con dei miei amici parlamentari per verificare se ci fosse stato un abuso". Dichiarando che il motivo per cui non aveva accettato l'investigazione delle mura domestiche era che: "Erano venuti con molti cani - antidroga -perciò mi spaventai molto".

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