Thatcher, per Berlusconi niente funerale
Le autorità inglesi non avrebbero permesso a Berlusconi di partecipare al saluto alla Lady di Ferro
La versione ufficiale è che a ogni nazione spetta solo un posto nella cattedrale di St Paul's a Londra per dare l'ultimo saluto a Margaret Thatcher. L'impressione generale è che Silvio Berlusconi non sia un ospite gradito: lui non c'è nella prestigiosa lista dei 2000 invitati al funerale della Lady di Ferro. Secondo il retroscena raccontato dal Fatto Quotidiano il Cavaliere avrebbe fatto di tutto per esserci: si sarebbe mosso perfino Gianni Letta, ma non c'è stato niente da fare. A rappresentare l'Italia ci sarà Mario Monti nella doppia veste di Presidente del Consiglio e di ministro degli Esteri ad interim. Eppure nell'elenco degli vip che potranno rendere omaggio al feretro della Thatcher compilato dal governo inglese, vagliata dal cerimoniale, sottoposta e approvata dalla famiglia di Maggie, ci sono molti ex premier. Ma lui no. Nell'esclusivo elenco c'è per esempio il capo della Commissione Europea, Josè Manuel Durao Barroso, a dispetto del ben noto euro-scetticismo della scomparsa, e i successori di Reagan alla Casa Bianca: George Bush Senior e il figlio George W., il democratico Bill Clinton, ma anche Jimmy Carter, la fine della cui presidenza in pratica coincise con l'avvento al potere di Thatcher. Parecchie inoltre le star del mondo dello spettacolo: la cantante Shirley Bassey, il compositore Andrew Lloyd Webber, il paroliere Tim Rice e persino Jeremy Clarkson, conduttore di 'Top Gear', un popolare programma dedicato ai motori in onda sulla televisione del network pubblico 'Bbc'. Figura tra gli ospiti non perchè la 'Lady di Ferrò fosse particolarmente interessata alle auto sportive, ma (forse) perchè Clarkson è considerato persino più conservatore di lei. Non interverranno invece alcuni statisti contemporanei della 'Lady di Ferro', come l'allora leader sovietico Mikhail Gorbaciov, l'ex cancelliere tedesco Helmut Kohl o Nancy Reagan, vedova dello scomparso presidente americano Ronald Reagan: ciascuno di loro sarà assente giustificato per ragioni di salute, al pari del 94enne Nelson Mandela, appena dimesso dall'ennesimo ricovero in ospedale, e il cui African National Congress la defunta a suo tempo liquidò alla stregua di un "gruppo terroristico"; un esponente della famiglia dell'eroe della lotta all'apartheid in Sudafrica è stato comunque invitato. Non così la presidente dell'Argentina, Cristina Fernandez de Kirchner, causa le tensioni fin troppo attuali tra i due Paesi a causa della sovranità sulle isole Falkland-Malvinas: a Buenos Aires sembra peraltro che l'esclusione sia stata accolta con un'alzata di spalle.