La7, una fonte del Pd su Travaglio e Santoro: "Hanno i giorni contati". Nemmeno alla Rai? "Non se ne parla"
Si mette male per la compagine giustizialista. Dopo il voto di febbraio che, in un colpo solo, ne ha fatti fuori due, ossia Antonio Ingroia e Antonio Di Pietro, la scure si abbatte sul braccio mediatico dell'antiberlusconismo, da un ventennio presidiato da Michele Santoro e Marco Travaglio. I due sodali, con l'entrata di Urbano Cairo alla testa de La7, potrebbero essere costretti a fare le valigie. Meglio: a sparire dalla scena televisiva. Berlusconi da Santoro - Da sempre contro Silvio Berlusconi - come dimostra anche la puntata di stasera, giovedì 11 aprile, dedicata ai rapporti tra Noemi Letizia e il Ca - i due hanno da tempo perso anche la fiducia della sinistra, stufa dei toni populistici di Servizio Pubblico e delle interminabili filippiche senza contraddittorio di Travaglio, riuscendo nell'impresa di compattare l'intero arco costituzionale, da destra e sinistra, pronto a spegnere i riflettori sui loro processi mediatici. L'Apice dello scontro con il PD è stata l'ospitata a Servizio Pubblico di Berlusconi in piena campagna elettorale, dove il Cav, che la tv l'ha inventata, ha avuto buon gioco a mettere ko l'impacciato vice direttore de Il Fatto e il mago dello share Santoro. L'accusa? Quella di aver favorito Silvio Berlusconi che, in effetti, in quella puntata ha recuperato un bel po' di consenso elettorale. L'attacco a Pietro Grasso - Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l'attacco al neo presidente del Senato Pietro Grasso, reo, secondo la penna 'rossa' de Il Fatto, di essere stato troppo timido nei cofnronti del potere politico negli anni trascorsi alla procura di Palermo nelle vesti di magistrato La storia la spiega bene un autorevole esponente del Pd, nato in Sardegna, che a Dagospia ha rivelato: "Santoro ha i giorni contati". È ormai arrivato al capolinea. A La7, lui e Travaglio hanno tutti contro (Ruffini, Mentana, Formigli, ndr). All'indomani dello scazzo con Piero Grasso, sono un corpo ormai estraneo". Porte chiuse anche in Rai - D'altra parte, nemmeno Cairo muore dalla voglia di trattenere i due. E alla Rai, vista l'aria da repulisti che soffia a Viale Mazzini, non stanno di certo sgomitando per metterli sotto contratto. Il perché lo dice la fonte del Pd che, a chi gli chiede conto di questa eventualità, replica perentorio: "No, non se ne parla". E specifica: "Anche Gubitosi, col nuovo governo, credo che sarà costretto a fare le valigie. E il motivo è semplice: il presidente Tarantola vuole dimettersi non appena verrà insediato il nuovo esecutivo a Palazzo Chigi". Se a tutto ciò si aggiunge il fatto che PIierluigi Bersani, come spesso ripete Santoro in trasmissione, a Servizio Pubblico non ha mai voluto metterci piede, si capisce come di certo il Pd non farà i salti mortali per riportare i due giustizialisti all'ovile.