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Travaglio contro Franceschini: "Vuole l'inciucio col Cav"

Il vicedirettore del "Fatto" ricorda: "Diceva che non avrebbe mai fatto educare i suoi figli dal Cav". E oggi, invece, apre al dialogo...

Sebastiano Solano
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di Sebastiano Solano L'ex-capogruppo Pd Dario Franceschini colto sul Fatto. La sua recente intervista al Corriere in cui apriva alle larghe intese con il Pdl non è andata giù a Marco Travaglio che oggi, martedì 9 aprile, lo ha attaccato con un editoriale al vetriolo. Motivo? Ovvio: l'apertura a Silvio Berlusconi, il mostro contro cui la penna de Il Fatto si è scagliato per vent'anni, costruendoci sopra una carriera. Nella lunga filippica moralistica, il freddo Travaglio enumera una serie sterminata di dichiarazioni, più o meno recenti, di Franceschini contro Berlusconi. Franceschini contro Silvio - Esempio: "Berlusconi disprezza i principi della nostra democrazia, offende la costituzione, ha in mente un forma moderna di autoritarismo. Non vuole governare, vuole essere il padrone d'Italia", disse nel 2009. Passando al passato più recente, il giustiziere rosso ricorda alcune affermazioni in campagna elettorale. Una per tutte: "Ai tanti italiani giustamente arrabbiati e delusi dalla politica, che magari votano Ingroia o Grillo, diciamo che non è il momento di sprecare un voto, che potrebbe essere determinante per far vincere la destra e Berlusconi. Un rischio troppo alto" (ma dimentica quando lo stesso Franceschini di Berlusconi disse: "Fareste educare i vostri figli da lui?". Travaglio insulta gli elettori del Pd - Questa, insieme alle altre, tutte dello stesso tenore, vengono contrapposte da Marco manetta alle ultime dichiarazioni pro-dialogo con il Pdl. disse Franceschini: "Ci piaccia o no, gli italiani hanno stabilito che il capo della destra. E' con lui che bisogna dialogare". In definitiva, la lunga tiritera serve a Travaglio per dimostrare come Franceschini abbia imborgliato gli italiani fino all'altro giorno quando, ad esempio, dichiarò "mai intese con il Pdl". La sentenza del vice-direttore de Il Fatto è senz'appello: "Insomma è cosa buona e giusta 'accettare un rapporto con il Pdl' e chi accusava B. di 'disprezzare la Costituzione' era un pirla". Insomma, Franceschini condannato dalle sue stesse parole. Poi, riferendosi al pirla, conclude: "Mai, però, come chi gli credeva e lo votava".

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