Csm: "Ingroia torni pm, ad Aosta. L'unico posto dove non era candidato"
Proposta del Consiglio superiore della magistratura. L'ex procuratore di Palermo, trombato alle elezioni, ha finito l'aspettativa ma non aveva fatto richiesta di sede
Dal caldo del Guatemala alle nevi della Val d'Aosta. Non chiamatelo confino, ma nemmeno contentino. Semmai, ripiego: la terza commissione del Consiglio superiore della Magistratura avenzerà al plenum la proposta di far tornare Antonio Ingroia alla magistratura con funzioni di giudice presso il tribunale di Aosta. Perché la regione dell'estremo Nord-Ovest d'Italia? Semplice, perché è "l'unica sede d'Italia nella quale non è stato candidato" il leader di Rivoluzione civile, trombato alle ultime elezioni politiche. L'aspettativa dell'ex procuratore aggiunto di Palermo è terminata l'11 marzo scorso, e lui non è risultato eletto. Il silenzio di Ingroia - La decisione della terza commissione è stata presa a maggioranza - con due astensioni (un consigliere era assente) - e nel rispetto del divieto previsto dall'articolo 8 del Dpr 361/1957 che prevede che i magistrati candidati e non eletti "non possono esercitare per un periodo di 5 anni le loro funzioni nella circoscrizione nel cui ambito si sono svolte le elezioni". Proprio mercoledì, il comitato di presidenza di Palazzo dei Marescialli, aveva autorizzato l'apertura di una pratica in terza commissione per il ricollocamento dei magistrati fuori ruolo senza una giustificazione. Ingroia era risultato essere l'unico magistrato che, allo scadere dell'aspettativa elettorale, non aveva inviato alcuna comunicazione al Csm: solitamente, infatti, in casi simili, è il magistrato a indicare all'organo di autogoverno delle toghe le sedi preferite in cui tornare a svolgere le sue funzioni. Il Csm, dato il silenzio di Ingroia (che prima dell'aspettativa elettorale, aveva ottenuto il fuori ruolo per svolgere un incarico Onu in Guatemala), ha deciso di procedere d'ufficio. Il caso del leader di Rivoluzione Civile, inoltre, era apparso anomalo anche perché la sua candidatura era stata presentata in tutta Italia, per cui sussistevano questioni di incompatibilità territoriale. La terza commissione ha sciolto il nodo proponendo la sede di Aosta. Per quanto riguarda le funzioni, Ingroia, rientrando in magistratura dopo essersi candidato alle politiche, sulla base di una circolare del Csm, non può svolgere per cinque anni il ruolo di pubblico ministero, per cui gli è stato proposto un incarico da giudice.