Panico in Senato durante l'appello: "Bocchino". Ma per fortuna è un omonimo
A qualcuno deve essere sembrato un déjà vu. Qualcun altro è andato nel panico. Quando a Palazzo Madama c'è stata la chiamata dei nuovi senatori nessuno si aspettava di sentir dire al microfono: "Bocchino". In molti, racconta il Giornale, si sono guardati spaesati in giro per vedere se spuntava l'ex colonnello di Fini che però non è stato rieletto. Solo quando ha alzato la mano il grillino dissidente Fabrizio Bocchino, classe 1968 (uno di quelli che ha votato per Grasso) hanno tirato un sospiro di sollievo: è solo un omonimo.