Berlusconi: "Troppi soldi a Veronica"
I legali del Cavaliere hanno chiesto la sospensione del pagamento di 100mila euro al giorno
Silvio Berlusconi non ci sta. La battaglia contro l'"assedio giudiziario" che da Milano si estende fino a Napoli (oggi i giudici hanno respinto la richiesta di giudizio immediato dei pm sulla presunta compravendita di senatori), e non riguarda solo le cause penali. C'è un procedimento civile che è una spina nel fianco (oltre che nelle tasche) di Berlusoni: è la causa di separazione dalla ex moglie Veronica Lario. I giudici hanno deciso, come noto, un assegno da 100mila euro al giorno, per un totale di circa tre milioni al mese, 36 milioni annui. I Centomila euro le erano stati assegnati perché riuscisse a mantenere il tenore di vita a cui era abituata da sposata. La richiesta del Cav Come anticipato oggi dal Messaggero e dalla Stampa, la richiesta è stata formalizzata la scorsa settimana e la corte d'appello, sezione famiglia, guidata da Bianca La Monica, deve ora fissare la prima udienza, convocando i difensori delle parti. Il Cavaliere cercherà di ribaltare il verdetto di primo grado che lo costringe a versare, stando ai suoi calcoli, duecentomila euro al giorno, compresi gli arretrati, alla ex consorte. I giudici di primo grado avevano anche assegnato la villa di Macherio, da sempre residenza di Veronica Lario, all'ex premier che aveva mantenuto intatto il suo assetto societario. A fine gennaio, stando a quanto riporta Il Messaggero, Silvio e Veronica si sarebbero incontrati. Sul tavolo, la possibilità da parte di Berlusconi di cedere Macherio all'ex consorte a fronte di una riduzione degli alimenti mensili attorno al milione e 500mila euro.