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"Si crede un re"La Bruni sfotteil "pinguino"Hollande

Carla Bruni

Canzone parodia nell'ultimo album di Carlà: "Ti insegnerò a farmi il baciamano"

Matteo Legnani
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di Alessandro Carlini Da «budino» a «pinguino» il passo è stato breve. Il presidente francese, Francois Hollande, si è ritrovato con un soprannome peggiore di quello precedente e aggravato dall'aggettivo «saccente». E anche la compagna Valerie Trierweiler non è più solo la «Rottweiler», come la chiamano i maligni, ma anche una «mantenuta» di Stato.  Insomma all'Eliseo, come accade da quando Hollande è arrivato, non tira proprio un'aria buona. Se può passare per la premiere dame, che molti francesi detestano, chi osa dare del «pinguino saccente» a Hollande? Sarebbe stata Carla Bruni, in una delle sue ultime canzoni. Molti ritengono di vedere allusioni, più o meno esplicite, al presidente della Repubblica nel brano «Il Pinguino» dell'ultimo album Little French Songs della cantante e - soprattutto - moglie di Nicolas Sarkozy.  La canzone dice così: «Prende il suo atteggiamento da sovrano, ma io lo conosco bene il pinguino, non ha modi da cappellano... Se un giorno incrocerai ancora il mio cammino, ti insegnerò a farmi il baciamano».  In queste rime, secondo la radio Rtl, Bruni farebbe riferimento ad un episodio del 15 maggio 2012, giorno in cui il marito Nicolas ha lasciato l'Eliseo al suo successore. Durante la cerimonia ufficiale era stato notato che Hollande non aveva accompagnato Sarkozy all'automobile, il che era stato visto come una scortesia.  Ma ci sono anche altri indizi nella canzone che fanno pensare al presidente in carica: «Né brutto né bello, né alto, né basso, né freddo, né caldo, né sì, né no», intona l'ex modella. Parole che ricordano il soprannome affibbiato a Hollande («Monsieur ni oui ni non»). Il verso «hai un'aria tutta sola nel tuo giardino» sembra invece rimandare alla fotografia ufficiale di Hollande in mezzo busto nel giardino dell'Eliseo. In un'intervista al settimanale Elle, la ex premier dame assicura tuttavia che la sua canzone è «una filastrocca sulla rozzezza. Ho un temperamento timido e cortese - dice - il disprezzo, lo sdegno, la maleducazione mi lasciano a bocca aperta». In un'altra intervista, invece, la ex premiere dame di Francia era stata molto critica nei confronti di Hollande: «Non vale un granché - aveva detto - e ce lo dobbiamo tenere per dieci anni! Perché alle prossime elezioni ci sarà Marine Le Pen (leader dell'estrema destra, ndr) al secondo turno contro di lui».  Non se la passa meglio la compagna del presidente. L'erede del gruppo francese Casino, Xavier Kemlin, l'ha accusata di «appropriazione indebita di fondi pubblici». La denuncia è stata depositata giovedì al tribunale di Saint-Etienne e fa riferimento ai benefici di cui ha goduto la donna pur non essendo legalmente la premiere dame. Kemlin ritiene che il denaro dei contribuenti «non possa essere usato per dare alloggio, nutrire, lavare gli abiti e pagare i viaggi e il personale di una donna con cui la nazione non ha alcun legame giuridico». In passato la 48enne Trierweiler aveva già causato più di un grattacapo a Hollande con gaffe e cadute di gusto, dal tweet contro la rivale socialista Segolene Royal (ex del presidente) ai burrascosi rapporti con la stampa. Tutto questo ha ripercussioni sulla popolarità - già di per sé  in caduta libera - del presidente. Secondo un recente sondaggio dell'istituto Ifop per il settimanale Paris Match, il 53% dei francesi preferirebbe l'ex capo di Stato Sarkozy a quello attuale. Questo studio rivela un'inversione di tendenza, visto che nelle ultime sette indagini analoghe a questa, Hollande aveva avuto sempre la meglio su Sarkozy.

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