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Esce il librodi Pietro Maso:"Così ho uccisoi miei genitori"

Tra un mese sarà libero. I "Il male ero io", racconta la sua parabola, dal sogno della bella vita alla conversione religiosa

Matteo Legnani
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Tra esattamente un mese, Pietro Maso sarà un uomo libero, a ventidue anni dal giorno in cui ammazzò entrambi i genitori per l'eredità. Ma già da domani nelle librerie ci sarà il suo "Il male ero io", il volume edito da Mondadori in cui racconta per la prima volta perche' ha ucciso e la sua conversione. Maso ripercorre la sua parabola, dal sogno della 'bella vita' della notte del massacro, agli anni trascorsi in carcere con tanto di conversione religiosa. Nel capitolo in cui racconta la notte dell'omicidio scrive: "Sono in piedi accanto ai loro corpi. Morti. Sono in piedi ma non ho percezione di me. Una linfa gelata mi e' entrata dentro, nelle vene, nelle ossa, nel cervello. Vado in bagno. Devo lavarmi. Apro a manetta l'acqua calda, tengo la testa bassa. Fisso le macchie sul dorso delle mani. E' sangue. E' il sangue di mio padre. E' il sangue di mia madre. Ci e' schizzato sopra, sulle dita. Ma io lo vedo allargarsi sulla pelle, dappertutto. Schiaccio sul dosatore del sapone. Schiaccio, ne voglio tanto. Devo lavarmi bene. Lavo e lavo e lavo ancora. Non so quanto dura: attimi, minuti, mesi, anni. Alzo gli occhi, punto lo specchio. Mi vedo. Mi vedo. E' la mia faccia. E non e' la mia faccia. Sono io. Mi vedo cambiato. Non so. Sembro piu' vecchio. Il male aveva accelerato improvvisamente la mia vita".

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