M5s, Marta Grande: "Le mie lauree in Italia non hanno nessun valore"
La grillina che dice d'ispirarsi a Nilde Jotti spiega: "I miei titoli in Italia non hanno alcun valore". Un'altra farloccata dopo quelle di Giannino e Crosetto?
Bella, giovane, una laurea in Alabama, un master in Cina. Anzi (forse) no. Marta Grande, la neo-deputata grillina in corsa per la presidenza della Camera, delle lauree non sa che farsene, o meglio, non Italia. Pare, infatti, che i titoli accademici conseguiti all'estero e sfoggiati nell'atto d'iscrizione alla Camera de Deputati, non abbiano nessun valore nel Belpaese. Dopo Oscar Giannino e Guido Crosetto, l'epidemia della laure false ha colpito anche la grillina che dice d'ispirarsi a Nilde Jotti. Ora, la sua corsa per la poltrona per Montecitorio potrebbe essere fortemente compromessa (sarebbe lei, infatti, uno dei nomi forti dei grillini che potrebbe strappare l'ok del Partito Democratico). Le nomine - E pensare che soltanto lo scorso 12 marzo, Marta Grande, uscendo dall'incontro con la delegazione piddina, aveva dichiarato: "Ci aspettiamo che i candidati che proporranno siano all'altezza del ruolo, siano di specchiata moralità, che abbiano profili di trasparenza etica e che non abbiano contribuito a portare il Paese dove siamo arrivati". Un identikit che, con questo affaire della lauree, sembra non descrivere la cittadina-deputata, Marta Grande. Oggi, giovedì 14 marzo, sono attese le nomine nell'Assemblea del Movimento 5 Stelle: i grillini dovrebbero decidere chi proporre come presidenti di Camera e Senato al termine di una riunione fiume che si protrae oramai da due giorni.