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Michele Obama & vip nel mirino degli hacker

Michelle Obama

Su un sito con un dominio russo sono stati pubblicati informazioni personali di Beyoncé, Paris Hilton, Britney Spears e Hilary Clinton

Nicoletta Orlandi Posti
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La first lady americana Michelle Obama è finita nel mirino dei pirati informatici. I servizi segreti Usa hanno aperto un'indagine dopo la notizia della pubblicazione on line, sul sito internet 'exposed.su', da parte di hacker di alcuni suoi dati personali: il numero di Social Security - il codice fiscale Usa - i suoi indirizzi prima di trasferirsi alla Casa Bianca, oltre a numeri di telefono ed informazioni bancarie. A prima vista l'hacker che si è intrufolato nel privato di Michelle Obama non sembra essere un fan dell'attuale presidente americano: sulla pagina dedicata alla first lady, infatti compare la frase: "E' colpa di tuo marito, ma ti amo ancora". Sul sito, che ha un dominio assegnato in origine all'Unione Sovietica (.su), compare l'immagine di una ragazza truccata da zombie. Sopra la foto, tra virgolette, una citazione inquietante: "Se credi che Dio faccia miracoli, devi chiederti se Satana ne ha un paio nella manica". Quindi i visitatori sono invitati a cliccare sul nome di una delle celebrità, delle quali, aprendone la pagina corrispondente, ne vengono svelate le informazioni personali. L'attacco informatico, infatti, non riguarda solo Michelle Obama, ma anche altri vip come il vicepresidente Usa, Joe Bieden, l'ex segretario di stato Hillary Clinton e perfino il capo dell'FBI, Robert Mueller. "Stiamo indagando e non commentiamo indagini in corso", ha spiegato Max Milien, portavoce dei Servizi Segreti. Nell'ambito della stessa indagine dei servizi c'è anche un filone riguardante reati di frode fiscale e contraffazione. Tra le vittime presunte dell'attacco  ci sarebbero Kim Kardashian, il capo del dipartimento di polizia di Los Angeles Charlie Beck, Mel Gibson, Ashton Kutcher, Jay-Z, Beyoncé, Paris Hilton, Britney Spears, Sarah Palin, Hulk Hogan, Donald Trump, Arnold Schwarzenegger, e Al Gore. 

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