Terzi, il ministro ha sbagliato a votare
L'ex titolare della Farnesina esce dal seggio: "Ho fatto un errore. E' possibile avere un'altra scheda?". Eravamo in buone mani...
Che il governo dei tecnici sia stato un fallimento, ahinoi, lo sappiamo. Che i ministri tecnici si siano spesse volte rivelati quantomeno "unfit", inadatti al ruolo, è un'altra amara verità. Tra i "peggiori", nessun dubbio al riguardo, la gaffeur seriale, Elsa Fornero. Ma poi c'è anche il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, "brillante" protagonista nella trattativa per la liberazione dei nostri marò, che "svernano" ancora in India. L'errore del ministro - Ecco, il protagonista dell'aneddoto elettorale è porprio lui, il signor Giulio Terzi di Sant'Agata. Dopo anni, è tornato a votare al seggio di Brembate di Sopra: nelle tornate precedenti il voto arrivava per corrispondenza, poiché era sempre impegnato in missioni ed incarichi all'estero. Forse Terzi era confuso dalla nuova metodologia di voto. Ma tant'è. Entra nell'unra. Esce con la scheda in mano. Guarda un po' stralunato gli scrutatori e ammette: "Ho sbagliato a votare. E' possibile avere un'altra scheda?". Un voto in meno per... - Nel seggio calò il gelo. Imbarazzo palpabile. L'unico a non scomporsi è la vicepresidente del seggio. Con calma spiega al buon Terzi: "Non è possibile cambiare la scheda. Rientri in cabina e ultimi il voto". Niente nuova scheda, insomma, per il buon Terzi, il ministro che si rivela inabile anche a tracciare una semplice "ics". Con tutta probabilità, un voto in meno per Mario Monti...