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Pensioni, reddito di cittadinanza, stipendiLe idee di Grillo sono senza copertura

Beppe Grillo

Il leader del M5S vorrebbe dare un assegno di 800 euro al mese a chi non lavora. Dove trova i soldi? Tagliando pensioni e abolendo il salario degli statali

Nicoletta Orlandi Posti
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  Mentre Pier Luigi Bersani inclaza il Movimento Cinque Stelle e tratta con i neosenatori, Grillo lancia la sua sfida: a noi il presidente del Consiglio. E ha fatto, se vogliamo, anche un primo passo in senso istituzionale: dopo i tanti vaffa, giovedì 28 febbraio, ha elogiato il presidente della Repubblica che lo ha difeso dall'accusa di essere un clown di fronte alal Germania.  Il punto è che Grillo deve chiarire molti aspetti delle proposte che fa.  Beppe Grillo non ha spiegato finora dove intende recuperare i soldi necessari per trasformare le sue promesse elettorali in leggi con copertura economica sufficiente. Un esempio su tutti il reddito di cittadinanza. All'indomani del voto il leader del Movimento Cinque Stelle aveva dato indicazione che l'assegno mensile minimo per tutti coloro che non hanno un reddito dovrebbe essere di 800 euro al mese. Dove trova questi soldi? Il progetto è ancora molto confuso. Grillo, come riporta l'Huffington Post, conta di risparmiare 7 miliardi dal tetto alle pensioni. Ma i risparmi dipendono non solo da dove viene posta l'asticella. 2.000 o 5.000 euro è molto differente, secondo l'Inps le pensioni sopra i 3.000 euro sono poco più di 400 mila e costano 20 miliardi l'anno, ma l'importo medio è di circa 4.100 euro. Significa che le super-pensioni non sono tantissime.  Nel programma ufficiale del Movimento su pensioni e reddito di cittadinanza non ci sono altre indicazioni. Nel capitolo dedicato all'Economia si parla di "sussidio di disoccupazione garantito". Che però è un'altra cosa. Si stabilisce però che l'approvazione "di ogni legge subordinata alla effettiva copertura finanziaria" (cosa peraltro già prevista dall'articolo 81 della Costituzione), e che le "leggi rese pubbliche on line almeno tre mesi prima delle loro approvazione per ricevere i commenti dei cittadini". Un'altra idea, sempre secondo un altro post pubblicato da Grillo sul suo blog sarebbe quello di abolire gli stipendi pubblici. "Ogni mese lo Stato deve pagare 19 milioni di pensioni e 4 milioni di stipendi pubblici. Questo peso è insostenibile, è un dato di fatto, lo status quo è insostenibile, è possibile alimentarlo solo con nuove tasse e con nuovo debito pubblico, i cui interessi sono pagati anch'essi dalle tasse. E' una macchina infernale che sta prosciugando le risorse del Paese. Va sostituita con un reddito di cittadinanza", ha scritto Beppe.  Il progetto grillino che ha conquistato milioni di italiani prevede altre sforbiciate come  l'abolizione delle province, dei rimborsi elettorali, delle Authority,  l'accorpamento dei Comuni sotto i 5.000 abitanti, la riduzione a due mandati per i parlamentari e qualunque altra carica pubblica, il divieto per gli eletti ad esercitare altra professione durante il mandato. E poi il divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari -  esempio sindaco e deputato - non eleggibilità per i cittadini condannati, obbligatorietà della discussione parlamentare e del voto nominale per le leggi di iniziativa popolare. I ddl dovranno essere resi pubblici online almeno tre mesi prima della loro approvazione per  ricevere i commenti dei cittadini. In sette capitoli i 5 Stelle vorrebbero rivoluzionare il rapporto tra Stato e cittadini e passando per i grandi temi dell'energia, dell'informazione, dell'economia, dei trasporti, di salute e istruzione. Il no alla Tav è messo nero su bianco, ma anche l'eliminazione dei "monopoli di fatto" in particolare Telecom Italia, Autostrade, Eni, Enel, Mediaset, Ferrovie dello Stato. Sul fronte dell'informazione, il programma dei 5 Stelle prevede tra le altre cose l'eliminazione dei contributi pubblici per le testate giornalistiche, ribadita da Grillo anche dal palco di San Giovanni nell'ultima tappa dello 'tsunami tour', abolizione   dell'ordine dei giornalisti e della legge Gasparri, asta pubblica per   le frequenze televisive, accesso alla Rete gratuito per ogni cittadino  italiano. E la vendita ad azionariato diffuso, con proprietà massima   del 10%, di due canali televisivi pubblici. Oltre all'istituzione del reddito di cittadinanza, uno dei cavalli di battaglia della campagna del M5S, il programma  dei grillini prevede l'abolizione della legge Biagi, "delle scatole  cinesi in Borsa", l'introduzione di un tetto agli stipendi dei manager  e l'eliminazione dei "monopoli di fatto,". Quanto ai temi dell'istruzione, via la legge Gelmini, graduale abolizione dei libri stampati per dare spazio al   formato digitale e valutazione dei docenti universitari da parte degli  studenti.

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