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Elezioni, Scanzi punge la De Micheli (Pd): "Il Pd non vincerebbe nemmeno contro la playstation"

E' successo durante la trasmissione Agorà. Dura la replica della deputata: "L'ingovernabilità è anche colpa di alcuni osservatori"

Sebastiano Solano
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Il parapiglia del post-voto si ripercuote, inevitabilmente, anche in tv e nei talk show, dove gli esponenti del Pd provano eroicamente a sventolare una vittoria del proprio partito che nei fatti però non c'è, divenendo così facile preda dell'ironia di osservatori e commentatori tv. Stamattina, martedì 26 febbraio, la depuatata Pd Paola De Micheli, messa alle strette da Andrea Scanzi durante un dibattito su Agorà, è sbottata contro il giornalista de Il Fatto Quotidiano. La De Micheli, a cui il conduttore aveva ripetutemente chiesto chi saranno gli interlocutori del Partito Democratico, è prima rimasta sul vago, aprendo poi contemporaneamnete a Pdl e M5s. Non l'avesse mai fatto: Scanzi, dritto come un treno, ha rinfacciato alla deputata tutti gli epiteti che il Pd ha riservato a Beppe Grillo da quando IL M5s è nato:"E' difficile immaginare i 5 Stelle che cerchino di aiutare un partito come il Pd che fino a ieri lo ha definito ‘fascista', ‘vicino a Casapound', ‘antidemocratico', ha commentato il giornalista, chiedendo poi, ironicamente, alla deputata: "“Questo fenomenale centrosinistra, che è riuscito a perdere da solo e che perderebbe da solo se giocasse alla playstation perchè vincerebbe la playstation, sarà in grado di fare queste tre leggi?”. Ferita nell'orgoglio, la deputata ha ripreso duramente Scanzi, sostenendo che “Quelli che non ci mettono mai la faccia emettono sempre questi giudizi” e dando una personale spiegazione sull'instabilità politica attuale, accusando “gli osservatori” di non aver mai fatto distinguo, contribuendo "a questa situazione di ingovernabilità”. Guarda il video

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