Cerca
Cerca
+

Caso Giannino, perché Zingales ha "tradito" il fondatore di Fare

Il prof di Chicago, pressato da un giornalista che fiutava il falso master, ha chiesto a Giannino di dire la verità. Ma non lo ha fatto. Così...

Sebastiano Solano
  • a
  • a
  • a

Erano in molti ad interrogarsi sul 'movente' che ha spinto Luigi Zingales, a pochi giorni dal voto, a fare outing sull'inesistente master conseguito a Chicago da Oscar Giannino. Il motivo del gesto, la tempistica: troppe le cose che non tornavano. Troppo strano un colpo così basso sferrato dal numero due del movimento del giornalista-economista. Un colpo che di fatto si tradurrà in un'emorraggia di voti per Fare per fermare il declino. Ora però le nubi che nascondono il movente di Zingales potrebbero diradarsi. L'ipotesi è arrivata dalle colonne de La Stampa . Le telefonate - Il quotidiano torinese spiega che tra lo stato maggiore di Fare la vicenda del falso master fosse già nota, e che in molti, in questi giorni, avessero sollecitato Giannino ad ammettere pubblicamente come stavano le cose. Sempre secondo La Stampa, pare che da qualche tempo un giornalista italiano avesse ripetutamente contattato l'impiegata dell'Università di Chicago - già irritata per alcuni tentativi, da parte di alcuni utenti, di far figurare Giannino tra gli ex-studenti -  che si occupa dei registri degli alunni per vederci chiaro sulla vicenda del master. Il cronista, inoltre, avrebbe raccontato alla segretaria che durante un convegno, l'ex-leader di Fare avrebbe accostato il suo nome a quello di Zingales, docente proprio all'Università di Chicago.  Il "suicidio" - Sarebbe stata questa la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. L'impiegata avrebbe subito chiamato Zingales, lo avrebbe informato della vicenda. Zingales così avrebbe chiesto subito a Giannino un chiarimento pubblico di tutta questa vicenda. Ma invano. Il chiarimento non è mai arrivato, poiché sarebbe stato - a pochi giorni dalle elezioni - una mossa suicida. Così, ha confidato una fonte anonima del movimento al quotidiano La Stampa, forse per paura che la vicenda venisse comunque fuori, "Zingales deve aver deciso, probabilmente, di uscire per primo, per non rischiare". Il "suicidio" di Giannino, insomma, lo ha inscenato Zingales. Il professore di Chicago l'avrebbe fatto per evitare di essere additato come colui, pur sapendo tutta la storia, lo ha coperto fino alla fine. 

Dai blog