Santoro vota Tonino e scarica Beppe:"Di Pietro in parlamento serve,Grillo usa le battaglie degli altri"
Il "teletribuno" non perdona il no del leader Cinque Stelle a Servizio Pubblico. La vendetta è servita con un endorsement per l'Idv. Ora Michele bastona i grillini
Santoro non perdona. Il "teletribuno" scarica Beppe Grillo e dà una mano ad Antonio Di Pietro. Michele non ha dimenticato lo "gran rifiuto" del leader a Cinque Stelle che non ha accettato l'invito a Servizio Pubblico. ''La slavina della crisi dei partiti tradizionali noi l'abbiamo vissuta alle elezioni amministrative, soprattutto a Milano e a Napoli, e l'abbiamo vissuta con la vittoria referendaria contro il nucleare, contro il legittimo impedimento e per l'acqua pubblica. In entrambi questi eventi, il movimento di Grillo non ha avuto un ruolo, se non secondario'' Ha affermato Michele Santoro presentando alla Camera con il "compagno" Landini, il libro Una rivoluzione civile scritto dal candidato di Rivoluzione civile Maurizio Zipponi. Stoccata a Grillo - ''Io ricordo che in un'intervista a Grillo - ha aggiunto Santoro - gli chiesero se si sarebbe impegnato per i referendum e lui ha risposto che era inutile impegnarsi tanto era tutta una cosa scontata. Ma adesso lui sta raccogliendo il risultato di quei referendum e di quelle elezioni amministrative, mentre Antonio Di Pietro sta prendendo tante botte. Pero', se non ci fosse stato Di Pietro non ci sarebbero mai stati i referendum. Se il rinnovamento della politica italiana passa dal fatto che in Parlamento manchi completamente la rappresentanza di coloro che, in un momento difficilissimo per il nostro Paese, si sono battuti per difendere certi principi, io francamente lo considero un'ingiustizia. Quello dell'Italia dei Valori e' stato un contributo fondamentale". Insomma Michele vuole Tonino in parlamento al posto di Grillo. Negli ultimi tempi tra Michele e Beppe non scorre buon sangue. Grillo ha attacacto la "santorina", la Giulia Innocenzi, per un video che, secondo il leader del M5S, averebbe travisato i valori del movimento. Poi la mancata intervista a Gianroberto Casaleggio che fugge sulle scale del suo studio inseguito dalla Innocenzi ha fatto infuriare il "teletribuno". Michele non dimentica e con un endorsement per Tonino grida la sua vendetta.