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Grillo, l'accusa di Marra: "Anche lui si è venduto alle banche"

Il vulcanico avvocato contro Beppe: "Stai cercando, per conto delle banche, di far deragliare il cambiamento sul binario morto della rivoluzione per non cambiare"

Giulio Bucchi
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  Chiamatela una faida tra anti-sistema. Uno è Beppe Grillo, che con il Movimento 5 Stelle sta facendo tremare la Casta dei partiti italiani. L'altro, da posizione decisamente più defilata, è Alfonso Luigi Marra, il vulcanico avvocato che dopo essersi alleato con Domenico Scilipoti, aver arruolato come testiomonial Sara Tommasi e aver tentato senza fortuna la via della candidatura alle primarie del Pdl, continua da solo la sua crociata contro il "signoraggio bancario". Bene, secondo Marra anche Grillo si è "venduto alle banche". "Perché, caro Grillo, dici di voler far pagare le tasse, quando sai bene che non vanno assolutamente pagate ma abolite, visto che non sono altro che una conseguenza del signoraggio, sicché possono essere abolite semplicemente nazionalizzando le banche centrali?", incalza in una nota l'autore di Il labirinto femminile. "Stai facendo credere alle banche di essere filo-bancario per farti sostenere e attaccarle dopo le elezioni, o sei davvero filo-bancario e stai cercando, per conto delle banche, di far deragliare il cambiamento sul binario morto della rivoluzione per non cambiare?". Quindi arriva la minaccia di Marra: "Nel '94 commisi l'errore di pensare fosse possibile appropriarsi del contenitore vuoto creato da Berluschino (Marra fu candidato con Forza Italia e sì, Berlusconi lo chiama proprio così, Berluschino), e lo attaccai solo dopo due anni e mezzo. Questa volta, se non prenderai posizione contro le banche, farò di tutto per evidenziarlo un istante dopo".  

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