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Alain Delon padre violento. Il figlio vuota il sacco

Fabian racconta: "Mi ha reso la vita un inferno. Mi piacchiava per sfogarsi"

Nicoletta Orlandi Posti
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Un padre violento, un nemico, un uomo orrendo che gli ha reso la vita impossibile. E' questo il ritratto drammatico che il figlio Alain-Fabian traccia di Alain Delon. Intervistato da Vanity Fair, il diciottenne che ha appena finito di girare il suo primo film "Les rencontres d'après minuit" (È la storia di una coppia libertina che sfida la noia e la routine a colpi di orge a base di sesso, alcol e droga alla quale si unisce l'adolescente Alain Fabian), racconta la sua vita in famiglia e il rapporto difficile, per non dire impossibile, con il famoso padre.  "Sono un ragazzo in fuga, proprio come il personaggio che interpreto", dice a Vanity. "In fuga da una famiglia che non mi ama e non mi dà un soldo. Non ho fissa dimora, il mio conto in banca è vuoto. Eppure sono il figlio della più grande star del cinema francese: un uomo ricco che mi ha abbandonato". Poi continua: "Più che una famiglia i miei genitori sono stati da sempre i miei peggiori nemici. Non ho mai avuto una vita normale, e forse non l'avrò mai. Da un anno sono maggiorenne, e sto cercando in tutti i modi di trovare la mia strada lontano da loro. Per questo spero che la grande famiglia del cinema mi accolga, mi dia una dignità e i mezzi per vivere. Altrimenti, giuro che mi ammazzo".  Alain Fabian conclude l'intervista raccontando un episodio che lo fa ancora piangere: "Alain Delon non è stato violento solo con mamma: io e mio fratello Anthony sappiamo fino a dove può arrivare la sua crudeltà". "Un giorno, avevo preso di nascosto la sua moto, e sfortunatamente ebbi un incidente. Mi ruppi un ginocchio e tutte le dita del piede destro ma lui, vedendomi arrivare zoppicante e stravolto dal dolore, mi prese a bastonate. Era una furia. Altre volte, la sua ira si è riversata su di me anche se non c'entravo niente, solo perché qualcosa gli era andato storto".  

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