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"Mi ubriacose il traditore Finiresta fuori dal Parlamento"

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Intervista a lady Almirante a pochi giorni dal voto. la figlia Giuliana è candidata con Storace alla Regione Lazio

Matteo Legnani
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Donna Assunta Almirante, una manciata di giorni al voto. Come andrà a finire? «Io penso bene per noi».  Dice noi perché sua figlia Giuliana è candidata per il consiglio regionale del Lazio? «Giuliana è una donna preparata e onesta. Mi ha chiesto: cosa devo fare? E io le ho dato la mia benedizione. Se va bene ok, altrimenti sarà per la prossima volta».  Dica la verità, anche a lei hanno offerto di candidarsi... «Uh quanti! Ma non esiste proprio. Per nessuna ragione. Ma le pare che io mi sarei fatta dire: “è la moglie di, conosce tutti”. Avrei provato un senso di vergogna».  Sarebbe passata per la raccomandata di turno.  «Appunto. Bisogna avere il senso della misura. Non ci si deve mettere in vetrina per forza. Preferisco partecipare alla politica da fuori e aiutare chi me lo chiede. Casa mia è come un ufficio di collocamento».    Il cognome Almirante è sempre presente. Nella lista di Fli per la Regione Lazio, in appoggio a Giulia Bongiorno, c'è infatti anche Rita Almirante.  «Sorvoliamo su questo argomento perché non ho nulla da dire».  È figlia di suo marito Giorgio al pari di Giuliana. Due sorelle una contro l'altra.   «Rita Almirante non c'entra niente con me e con Giuliana. La conosco appena. Anzi: in quarant'anni che io sono stata la moglie di Giorgio questa signora non è mai apparsa, nemmeno quando è stato grave che poi è morto. È uscita adesso per opera di qualcuno, che pensava di fare il colpo, ma ha sbagliato di grosso. A buon intenditore poche parole». Si riferisce a Gianfranco Fini? «Per carità, non parliamo di quel signore, non lo conosco. Evitiamo il discorso».  Berlusconi ha detto che si ubriaca se Fini e Casini non entrano in Parlamento.  «E pure io con lui. Oddio, sono astemia, però forse per l'occasione mi ubriaco».  Leggi l'intervista integrale di Brunella Bolloli su Libero in edicola mercoledì 20 febbraio

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