Pistorius, il lato oscuro di "Blade Runner"
Dopo aver ucciso la sua fidanzata filtrano le indiscrezioni sul corridore: un profilo complesso, collerico e diversi precedenti
Una passione per le armi e un carattere collerico che ha rischiato più volte di farlo finire seriamente nei guai: a poche ore dall'assassinio della fidanzata, la modella sudafricana Reeva Steenkamp, il ritratto di Oscar Pistorius che emerge assume sfumature via via più scure rispetto alle immagini candide e vincenti a cui aveva abituato i milioni di fan. Una casa armata - Che fosse avezzo alle armi e un tiratore abituale lo confermano diverse fonti, a cominciare dal reporter del New York Times, Michael Sokolove, che in occasione di un'intervista all'atleta lo scorso gennaio, ebbe una dimostrazione di persona. Parlando della sicurezza in casa, il giovane mostrò al giornalista la sua pistola 9mm e poi lo portò in un poligono di tiro nelle vicinanze, dove gli spiegò i rudimenti dello sparare. Pistorius stesso confessò a Sokolove che era un habituè del luogo dove qualche volta si recava quando non riusciva a dormire. In casa le armi non mancavano, come ha riferito un giornalista del Daily Mail, che in occasione di una visita l'anno scorso, vide una pistola accanto al letto e una mitragliatrice posata vicino alla finestra, oltre a una mazza da baseball e una da cricket dietro la porta della camera da letto. Notte in cella e mattate - Per Pistorius, poi, non è la prima volta in prigione: già nel 2009, l'atleta trascorse una notte in carcere con l'accusa di aggressione nei confronti di una ragazza di 19 anni alla quale aveva sbattuto la porta in faccia, ferendola lievemente. La denuncia venne poi ritirata e il giovane rilasciato la mattina dopo. A questo, si aggiunge un carattere collerico che già in passato gli aveva creato dei problemi. Secondo il quotidiano sudafricano Star, lo scorso novembre il 26enne atleta paralimpico aveva minacciato di "spezzare le gambe" a un uomo perchè sospettava che la fidanzata Reeva, la donna uccisa nella sua abitazione, lo tradisse. Non è l'unica disavventura su cui ha alzato il velo la stampa sudafricana. In particolare viene ricordato l'incidente di barca sul fiume Vaal quando colpì un molo sommerso con il suo motoscafo. A bordo venne trovato molto alcool e la polizia aprì un'inchiesta per guida imprudente e negligente. L'atleta, con le costole rotte e una mascella fratturata, fu trasportato in ospedale dove dovette essere sottoposto a respirazione assistita e a un intervento di ricostruzione chirurgica maxillo-facciale.