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La figlia della Jolie prende 3000 dollari a settimana

Vivienne, 4 anni, ha recitato nel suo primo film con un ingaggio da diva

Nicoletta Orlandi Posti
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  di Massimo De Angelis Per la serie piccole star crescono, possibilmente se raccomandate, è il turno di Vivienne, la bionda figliola di Angelina Jolie e Brad Pitt, che ha conquistato di diritto una piccola parte in  «Maleficent», prossimo film della scuderia Walt Disney.  Due le curiosità: primo, la bambina in questione ha solo quattro anni e, secondo, la protagonista assoluta della pellicola è la celebre mamma. Una sorta di nepotismo cinematografico, già in prima infanzia.  La sceneggiatura si ispira alla fiaba evergreen de «La Bella Addormentata», con la precoce bimba impegnata nel ruolo della giovanissima Aurora.  Un lavoro non troppo gravoso, considerando che sono state girate solo un paio di scene pochi mesi fa in Inghilterra, ma decisamente ben retribuito. E quindi arriviamo all'aspetto venale, ovvero il lauto cachet dell'attrice in erba. Secondo quanto scrive il sito americano Tmz, per il suo cameo Vivienne avrebbe ottenuto un compenso di tre mila dollari a settimana, senza contare un rimborso spese da sessanta dollari al giorno.   Del resto il toblerone, di cui vanno ghiotti tutti i marmocchi, costa molto in Gran Bretagna.  Tali cifre sarebbero state scritte nero su bianco all'interno di un dettagliato contratto per minori registrato in tribunale.  L'ingordigia familiare dei Brangelina  risulta senza limiti, e per non dare adito a preferenze anche altri due figli della prolifica coppia, il maschio Pax e la femminuccia Zahara, sono stati scritturati per le registrazioni. Hanno dovuto, però, accettare un ingaggio inferiore.  Visto l'andazzo, bisogna complimentarsi con la pecora nera della famiglia, la piccola Shiloh, sei anni, che annoiata dalle riprese, come una consumata snob, si sarebbe rifiutata di andare davanti alle telecamere. Troppe lungaggini e uno stress inutile.  Evidentemente può permettersi di fare le bizze, detenendo un imbattibile record, ovvero il debutto cinematografico ad appena dodici mesi, nel ruolo di una neonata nell'opera «Il curioso caso di Benjamin Button».  Che dire? L'opinione pubblica è rimasta molto scandalizzata tempo addietro dal trattamento riservato da Tom Cruise e Katie Holmes alla primogenita Surie: iper viziata con borse firmate, scarpe alla moda e abitini glamour. A suo merito va detto che non partecipava a tutti i film dei possessivi genitori.  

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