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Le pagelle di Berlusconi:Fini traditore, Giannino vanesio, Minetti un errore

Il Cav boccia tutti i protagonisti di questa campagna elettorale: "Bersani è l'avversario da battere. Gli altri sono il nulla"

Nicoletta Orlandi Posti
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  Tutti bocciati senza appello. Silvio Berlusconi assegna le pagelle ai protagonisti di questa campagna elettorale e il risultato è che nessuno merita la sufficienza. Ospite in studio a 'Coffee break' su La7 il Cav usa parole severe nei confronti dei suoi sfidanti, mostrando "rispetto" per l'unico che lui considera il suo sfidante: Pier Luigi Bersani:  "L'avversario è il segretario del pd, è con lui che dobbiamo confrontarci nelle urne per vedere chi di noi avrà la responsabilità di govenare il Paese". Di tutt'altro tono il giudizio su Mario Monti: "Oggi tutti sanno che votando Monti si danno i voti a Bersani, e Monti da deus ex machina è precipitato nella platea politica diventando un politico come tutti gli altri, con l'aspirazione a fare il collaboratore di Bersani". Alleato del Professore è Gianfranco Fini, e Berlusconi non gli risparmia la bordata più pesante: "E' il più grande dei traditori in politica. Ha tradito tutti: i suoi elettori, i suoi parlamentari, il sottoscritto. E' condannato all'inesistenza assoluta, visto che il suo piccolissimo partitino, nell'ultima rilevazione, è allo 0,7 per cento". Il leader del centro destra ribadisce poi le sue critiche a Oscar Giannino: "Non è un avversario ma un liberale che, colpito dalle luci della televisione, è diventato molto narciso, tanto da dichiarare che il suo fine è far perdere il centrodestra in Lombardia".  Quanto a Beppe Grillo sostiene che "sottrae voti alla parte costruttiva, a chi propone una soluzione per il Paese. Rappresenta le ragioni fondate dell'antipolitica che sottolinea lo scandalo della malapolitica ma si ferma lì. I suoi candidati sono senza alcuna formazione, quasi scelti a caso e senza alcuna competenza per il lavoro in Parlamento". Poi il leader del Pdl, che già ieri si era esibito in un'imitazione di Bersani, fa il verso a Grillo citando la battuta "siamo messi malissimo, guarda che scarpe ha quello, non si può permettere neanche le stringhe", che recita con accento genovese. Passa alla disamina tecnica dell'oggetto misterioso di questa campagna elettorale, Berlusconi sostiene che  "Grillo invece nell'interlocuzione con l'intervistatore mostra più originalità e attenzione ai fatti immediati". "Intelligente, certamente", Grillo non passa però il provino tv del Cavaliere:"Andare in tv non lo aiuterà: non ha la fisicità adatta a essere un convincitore televisivo. Con le telecamere molto ravvicinate e con l'espressione del viso non credo che possa giungere al convincimento del suo essere antipolitico". Invece "nelle piazze ha il suo teatro migliore".  Berlusconi fa però anche autocritica. Se potesse tornare indietro di sicuro non candiderebbe Nicole Minetti al Consiglio regionale della Lombardia.  "E' stata una scelta non felice", ammette il Cavaliere sostenendo però che "le colpe non sono tutte sue. Comunque, in Italia è difficilissio per una bella donna fare politica, anche perchè gli italiani preferiscono la Bindi...". La conduttrice della trasmissione ha chiesto al leader del Pdl se c'è proprio bisogno di chiamare in causa la parlamentare del Pd e il Cavaliere replica: "Lo faccio perchè è la vicepresidente del governo che ha in animo Bersani...".  

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