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Vitalizi, scintille in Senato tra Pd e M5S. Il dem Sposetti: "E' sopravvivenza"

Nicoletta Orlandi Posti
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Il tema dei vitalizi ai parlamentari condannati in via definitiva, all'ordine del giorno degli uffici di presidenza di Camera e Senato, ha tenuto banco nell'Aula di Palazzo Madama, di prima mattina, con uno scontro tra il senatore Pd Ugo Sposetti, che parla di diritto alla "sopravvivenza", e le reazioni M5S al grido "è un'indecenza". A infiammare gli animi, appunto le parole di Sposetti: "In altre occasioni ho parlato del mio dissenso da decisioni parlamentari spinte dall'antipolitica e dal populismo imperante grazie a organi di informazione pubblici e, comunque, in vita con risorse pubbliche. Riconfermo questa mattina che lisciare il pelo all'antipolitica non è un mestiere che ho mai amato, che non amo e spero di non amare mai", ha detto in premessa. "Ecco il punto: notizie filtrate dai media ci dicono che gli Uffici di presidenza di Senato e Camera si accingono ad adottare una delibera che prevede la cessazione dell'erogazione dei trattamenti previdenziali, erogati a titolo di assegno vitalizio o pensione, a favore di senatori cessati dal mandato condannati in via definitiva", ha detto ancora Sposetti. "Perchè", ha chiesto, "cambiare le regole per donne e uomini che hanno lavorato con quelle regole in atto? Io cambio le regole all'inizio della mia attività lavorativa, all'inizio della legislatura: io so che sto dentro questo recinto, quando inizio un impegno lavorativo e professionale, e che sto dentro queste regole". "Ritengo che i membri del Consiglio di presidenza si trovino di fronte ad un diritto inalienabile, un diritto acquisito, un diritto che matura con il versamento dei contributi del lavoratore e dell'azienda, un diritto alla  sopravvivenza. Per chi ha fatto solo quel lavoro, scatta un diritto alla sopravvivenza", ha osservato ancora l'esponente Dem. Qui la reazione di M5S. "Poveretto", ha urlato l'ex capogruppo Maurizio Santangelo mentre la senatrice Barbara Lezzi ha rincarato: "Questa è un'indecenza!". Lo scontro è proseguito per circa mezz'ora, con la presidente di turno, Linda Lanzillotta, che richiamava all'ordine e Sposetti che ha proseguito con un appello: "Rivolgo una supplica al presidente del Senato: queste discussioni, questi atti non si compiono durante la campagna elettorale", appello accolto da applausi provenienti dai gruppi FI, Ap e Gal e ancora vivaci proteste dal gruppo M5S. Il capogruppo Pd, Luigi Zanda, alla fine è stato costretto a precisare che Sposetti ha preso la parola a titolo personale.

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