Il vignettista Krancic candidato con la Fiamma al Senato: "Sallusti è contento"
L'autore satirico del Giornale in lista con Romagnoli in Friuli Venezia Giulia: "Nel Pdl non mi conoscono. Fratelli d'Italia mi aveva contattato, ma non mi piace La Russa"
di Marco Petrelli A 65 anni, fiumano e fiorentino d'adozione, Alfio Krancic è uno dei vignettisti più noti del panorama giornalistico italiano. Matita de Il Giornale, ha di recente ricevuto una proposta di candidatura al Senato del MSFT di Luca Romagnoli. Lo abbiamo raggiunto al telefono per capire il motivo di una scelta che ha già trovato espressione in curiose vignette comparse sul suo profilo Facebook. Krancic, perché con la Fiamma Tricolore? "Ho ricevuto proposte di candidatura da Fratelli d'Italia, Fiamma e Casapound. Ora, FdI dopo avermi contattato non si è fatto più vivo, così per ordine di 'chiamata' ho scelto di aderire al partito di Romagnoli". E Casapound? "Glie l'ho detto, una questione di 'priorità' di chiamata. Inoltre con la Fiamma mi candido (capolista) nel Friuli Venezia Giulia, una terra alla quale, capirà, sono profondamente legato". Con quale animo affronta la campagna? "Con serenità, rendendomi forse anche conto di come le possibilità di riuscita non siano enormi". Insomma, lo stesso spirito goliardico dei tempi di Voce della Fogna? "Sì, senza tuttavia perdere di vista l'importanza e la serietà con le quali una candidatura va comunque affrontata". Il Giornale come l'ha pressa? "Dopo aver ricevuto le proposte ho sentito il direttore Alessandro Sallusti, che non si è mostrato avverso ad una mia eventuale esperienza politica". Immaginiamo una quarta chiamata: il Pdl? "Avrei accettato, perché no. Ma ignoro che in quel partito mi conoscano". Fosse andata in porto con FdI? "La Meloni mi piace, è determinata, ha le idee chiare e accanto a lei c'è Crosetto, politico per il quale nutro una certa stima. Nota stonata La Russa...". Per via dell'età? "Dell'età e di quella questione dei caccia mandati in Libia che non mi è piaciuta molto". Parteciperà al corteo di FdL-Casaggì Firenze in ricordo delle Foibe? "Se mi inviteranno... Vede, cosa strana: sono fiumano, sono un esule, sono figlio di istriani doc. Eppure non vengo mai chiamato a partecipare a ricorrenze su un tema così importante".