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Il ritratto di Michaela Biancofiore, l'amazzone "chiacchierona"

Nicoletta Orlandi Posti
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La "bionda caterpillar". E' questo il soprannome che le diede Silvio Berlusconi quando la conobbe. Cattolicissima, si iscrisse a Forza Italia a 22 "folgorata da quest'uomo affascinante, l'unico in grado di cambiare le sorti dell'Italia". Stiamo parlando di Michaela Biancofiore, l'amazzone più entusiasta alla corte del Cavaliere. Oggi è diventata Commissario straordinario regionale del Pdl per le elezioni in Trentino Alto Adige proprio dal presidente Silvio Berlusconi, d'intesa con il segretario Angelino Alfano. Una nomina meritatissima vista la sua dedizione e l'impegno che ha messo nella sua carriera politica iniziata all'ombra di Franco Frattini. Da ministro della Funzione pubblica, nel 2001 la chiamò come "consigliere per le autonomie locali e per il coordinamento dei Servizi di informazione e sicurezza". E poi ancora, da ministro degli Esteri, la prese come consigliere per le Autonomie locali. Nel 2005 Biancofiore venne eletta al Consiglio provinciale di Bolzano e nel 2008 finalmente riuscì a sedersi in Parlamento collezionando litigate e svarioni grammaticali. Grande fu la sua delusione quando Berlusconi cedette lo scettro a Mario Monti, ma mai ha pensato di mollare: né lui, né il partito. E oggi si gode la rinnovata stima del Cavaliere nei suoi confronti anticipando il contenuto del contratto con gli italiani che lui sta renderà noto solo domani.

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