Luttazzi e Travaglio assolti: "Non diffamarono Berlusconi". E Silvio ora deve pagare...
I giudici della Cassazione hanno assolto Marco Travaglio e Daniele Luttazzi dall'accusa di diffamazione di Silvio Berlusconi per l'intervista andata in onda durante la puntata del 14 marzo 2001 del programma Satyricon su Rai 2. La suprema Corte ha respinto il ricorso del Cavaliere che aveva chiesto un risarcimento di venti miliardi di vecchie lire perché "Travaglio e il conduttore Luttazzi, in accordo con il direttore della rete Carlo Freccero" hanno "gravemente leso il suo onore, la sua reputazione, l'immagine di uomo politico e la sua stessa identità personale". Sia il Tribunale che la Corte d'appello di Roma (ottobre 2010) avevano escluso la diffamazione nei confronti di Berlusconi. E ora il verdetto è stato confermato dalla Cassazione: Travaglio non ha accusato "in modo subdolo" il Cavaliere "di biechi interessi privati, di illeciti societari e di collusioni con la mafia" ma ha "stigmatizzato sicuramente con toni forti, sarcastici e sdegnati, la condotta dell'uomo pubblico, al vertice delle istituzioni, che non aveva ritenuto necessario chiarire nelle opportune sedi alcune vicende della sua attività imprenditoriale oggetto di indagini penalì". Insomma alla fine a pagare sarà il Silvio Berlusconi: dovrà rifondere la Rai per le spese sostenute nel giudizio in Cassazione, quantificate in 10 mila e duecento euro.