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Berlusconi, il medico personale: La frase su Mussolini dovuta alla febbre

Silvio Berlusconi

Zangrillo: "Nei giorni scorsi il Cavaliere è stato vittima di una brutta influenza. Gli attacchi dopo le parole sul Duce sono state una vigliaccata"

Andrea Tempestini
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La contestata uscita di Silvio Berlusconi su Benito Mussolini e il fascismo? Tutta colpa della febbre. Lo ha assicurato il medico personale del Cavaliere, Alberto Zangrillo, parlando alla trasmissione radiofonica Un giorno da pecora, su Radio 2. "Berlusconi - ha spiegato il dottore - mette a dura prova anche le capacità psicofisiche del suo medico...". "Una brutta influenza" - Zangrillo ha confermato che, nei giorni scorsi, Berlusconi è stato vittima di una brutta influenza: "Sì, è vero, non stava bene ed era sotto terapia antibiotica. Ora le sue condizioni fisiche sono ottimali, ne è uscito bene. Ma in quei giorni il termometro aveva toccato anche quota 39. La tipica febbre da influenza". "Una vigliaccata" - Il Cav, in piena campagna elettorale, non si concede una pausa, tra incontri, convegni e interviste. "I ritmi - ha spiegato Zangrillo - sono a dir poco frenetici. Ma come fa a resistere? Non ha bisogno di sostanze dopanti - ha aggiunto -, deve cercare di risparmiarsi e di essere tutelato perché subisce continue aggressioni che fanno male". Il riferimento era alla pioggia di critiche cadute sull'ex premier per le affermazioni su Mussolini. "E' stata una vigliaccata - ha commentato il dottore -. Lui era sotto terapia antibiotica perché voleva comunque essere presente a un evento a cui temeva molto". Zangrillo conclude con un consiglio per il suo assistito: "Dovrebbe mantenere regolari i ritmi sonno-veglia. Invece lui dorme molto poco, solo quattro o cinque ore a notte".   

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