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Ingroia: "Se la Boccassini sapesse cosa diceva Borsellino di lei..."

Antonio vs Ilda: guerra togata

Guerra tra toghe, atto secondo. Dopo il "piccolo uomo, si vergogni" della rossa, la controreplica dell'ex guatemalteco. E nello scontro s'inserisce pure Grasso...

Andrea Tempestini
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  Tutto inizia con il paragone con Giovanni Falcone e la durissima replica di Ilda Boccassini: "Antonio Ingroia si paragona a Falcone? Si vergogni. La sua piccola figura di magistrato è lontana anni luce da quella di Giovanni". E' guerra tra toghe, insomma. Tra la toga che in politica ci è scesa direttamente (Ingroia, leader di Rivoluzione civile) e quella che la politica la fa dall'aula del tribunale di Milano (Ilda la rossa). Il piccato Ingroia non ha fatto attendere la sua risposta, articolata in più parti. La prima è arrivata martedì sera a Ballarò: "La Boccassini si informi prima di parlare. Legga con attenzione le mie dichiarazioni". Il "pizzino" di Ingroia - La seconda parte della replica è arrivata il mattino successivo, in una notta vergata dal civil-rivoluzionario in persona. "Ho atteso finora una smentita, invano - scrive Ingroia riferendosi alle dichiarazioni della Boccassini -. Siccome non è arrivata, dico che l'unica a doversi vergognare è lei che, ancora in magistratura, prende parte in modo così indecente e astioso alla competizione politica manipolando le mie dichiarazioni. La prossima volta pensi e conti fino a tre prima di aprire bocca". Ma il meglio - della risposta - deve ancora venire. Eccolo: "Quanto ai suoi personali giudizi su di me, non mi interessano, e alle sue piccinerie siamo abituati da anni. Mi basta sapere cosa pensava di me Paolo Borsellino e cosa pensava lei. Ogni parola in più - si conclude la nota di Ingroia - sarebbe di troppo". E spunta pure Grasso... - Il livello dello scontro si alza. La guerra tra toghe si fa sempre più dura. Ed è in questo contesto che spunta anche il terzo incomodo, l'ex procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, "salito" in politica spinto da verve democrat, al fianco del compagno Pier Luigi Bersani. E, di fatto, il Grasso si schiera con la Boccassini: "Giovanni Falcone ha fatto cose talmente eclatanti che oggi, paragonarsi a lui, mi sembra un fuor d'opera". Così il candidato Pd ad Agorà su Rai3. "C'è da considerare - ha proseguito - ciò che ha subito Falcone nella sua vita. Ha subito un attentato all'Addaura ed è stato accusato di esserselo procurato da solo; è stato accusato di aver insabbiato le carte dei processi nel rapporto con la politica; è stato accusato di fare il professionista dell'antimafia; è stato accusato di andare nei palazzi della politica, dove effettivamente è riuscito a fare una legislazione che tutti ci invidiano". Ingroia perde, insomma: due toghe a uno.  

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