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Giuliano Ferrara: Salvini attaccamanifesti, Silvio dittatore

Lucia Esposito
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Un'intervista in taxi, nel traffico romano. Breve ma, come si dice, intensa. Giuliano Ferrara parla al Corriere della Sera, parla di Berlusconi, Renzi, Salvini. Ma si "rifiuta" di parlare di Fitto e Alfano. Su Silvio non ha dubbi: "Berlusconi non ha mai controllato Forza Italia. Non controlla coalizioni, né governi, né partito: è la coalizione, è il governo. Una figura simile a Kim II-sung, il dittatore coreano. Per è anche un famoso megalomane che per anni è stato comunque l'unica giustificazione della destra italiana. Senza di lui cosa ci sarebbe stato? Il Movimento sociale, An, Fratelli d'Italia..". Su Slavini è tranchant: "E' un brillante attaccamanifesti. La verità è che senza Berlusconi non erano niente e non saranno niente". Il Patto del Nazareno - Quando il giornalista gli fa notare che Silvio dice che Salvini è può essere il nuovo candidato premier del centrodestra. "Sai Berlusconi cambia spesso le statuine del suo presepe personale...". Ferrara indica che il vero erede è Matteo Renzi: "Renzi è il capo della nuova generazione che si riconosce nel trasversalismo inventato da Berlusconi stesso. Staffetta perfetta".  Secondo il direttore del Foglio il Patto del Nazareno è tutto tranne che scricchiolante. "Dopo le elezioni del 2013 Belrusconi disse: voglio un governo di larghe intese e voglio che Napolitano resti presidente. Bersarni non lo ascoltò e provò a fare il governo del cambiamento con Grillo, andando subito a sbattere. Così spuntò fuori Letta che pensò di farsi un governo in accordo con Alfano. Ma durò un battito di ali, a quel punto arrivò Renzi". Ferrara ricorda come il premier abbia immediatamente convocato Berlusconi nelle sede del Pd e accetta le sue richieste sia sul Quirinale che sulle riforme. 

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