Barilla, Maurizio Gasparri vuole il boicottaggio: "Si è piegato alla lobby gay"
La Barilla apre le porte ad i gay e Maurizio Gasparri chiude alla Barilla chiedendo al boicottaggio dei suo prodotti. Il senatore di Forza Italia pare non aver gradito l'inversione a 180° dell'azienda italiana nei confronti del mondo gay ed ha dichiarato tramite twitter: "Patetico epilogo per Guido Barilla passato dalla difesa della famiglia alla subalternità a lobby gay. Non compriamo più Barilla". Tutto ha avuto inizio proprio con le dichiarazioni dell'anno scorso di Guido Barilla: "Non metterei mai in una nostra pubblicità una famiglia gay, perché noi siamo per la famiglia tradizionale..." che scatenarono lo scontento di chi con quelle affermazioni si sentì chiamato in causa. Dallo scontento al boicottaggio il passo fu molto breve e in men che non si dica, complice i social network, partì un vero e proprio sabotaggio dell'azienda italiana. L'industriale capito l'errore subito porse le sue scuse e dopo un anno di dimostrazioni, specie negli Stati Uniti dove le contestazioni erano state maggiori , è riuscito a riconquistare la fetta di mercato costituita dagli omosessuali, pari al 30% del fatturato (circa 430milioni di dollari). Le mosse più efficaci sono state: estendere la copertura sanitaria ai dipendenti transgender e alle loro famiglie, finanziamenti alle associazioni per i diritti dei gay e varie iniziative per la promozione della diversità. In molti hanno apprezzato questa nuova strategia di "apertura mentale", ma non il vicepresidente del Senato, che ha visto in questo gesto una resa nella difesa della famiglia naturale. Resa che non può passare inosservata e che deve essere punita, secondo Gasparri, con l'ennesimo boicottaggio. Patetico epilogo per @GuidoBarilla passato dalla difesa della famiglia alla subalternità a lobby gay @BarillaUS non compriamo più Barilla— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) 23 Novembre 2014 Patetico epilogo per @GuidoBarilla passato dalla difesa della famiglia alla subalternità a lobby gay @BarillaUS non compriamo più Barilla — Maurizio Gasparri (@gasparripdl) 23 Novembre 2014 " target="_blank">