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Gordon Ramsay nello scandalo: risturante chiuso e problemi per 16 milioni di dollari

laura vezzo
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Lo chef scozzese, celebre in tutto il mondo per i noti programmi quali Masterchef e Hell's Kitchen, ha costruito la sua fortuna anche insegnando agli altri come migliorare o rinnovare un ristorante sull'orlo del baratro, nel format televisivo Cucine da incubo. Ma ora, probabilmente, sarà lui a dover affrontare veri e propri incubi.  Lo scorso marzo, Gordon Ramsay ha chiuso il suo ristorante in California chiamato The Fat Cow al termine di una lunga battaglia legale con il proprietario di un omonimo ristorante in Florida che vantava di avere i diritti esclusivi per tale nome, chiedendo a Ramsay di chiudere o cambiare nome al locale. Ramsey ha scelto per la chiusura del ristorante.  Non paga l'affitto - Non è, però, solo questo a disturbare il sonno dello chef più famoso del pianeta: Ramsay deve anche vedersela con il proprietario del centro commerciale The Grove di Los Angeles, dove aveva sede il ristorante The Fat Cow; l'uomo ha fatto causa allo chef per sei milioni di dollari per non aver pagato più l'affitto stipulato sul contratto a lungo termine da 52mila dollari al mese. Gordon Rasay, chiudendo in anticipo il locale, ha cessato infatti il pagamento dell'affitto, contravvenendo al contratto precedentemente firmato.  Causa da 10 milioni - Non finisce, però, qui per il cuoco stellato: il suo ex socio in affari, Rowen Seibel, gli ha infatti intentato una causa per 10 milioni di dollari, accusandolo di aver mal gestito la spinosa questione del nome di The Fat Cow. Ramsay, a sua volta, ha replicato definendo il suo ex partner un "sempliciotto, incapace dal punto di vista finanziario". Per concludere, recentemente il sito di foodnews GrubStree.com ha dimostrato come meno della metà dei ristoranti "salvati" da Ramsay in "Cucine da incubo" non sia riuscito poi a sopravvivere una volta spente le luci dei riflettori.

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