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Fini fa i conti con la spendig review: ecco quello che Alfano gli ha tolto

Nicoletta Orlandi Posti
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Addio scorta, autista e macchina di servizio: l'ex presidente della Camera Gianfranco Fini dal 22 agosto vive come un normale cittadino. La decisione è stata presa dal Ministro dell'Interno sulla base delle direttive imposte dalla spending review che prevede tagli ai benefit delle alte cariche istituzionali ormai rimasti senza impiego. Del resto Fini ormai non ha più alcun incarico: non è stato rieletto in Parlamento e il suo mandato è scaduto il 14 marzo 2013. Per ora però è la sola "vittima" della lotta alla casta: ci sono infatti altri politici "decaduti", fa notare il Messaggero, che usufruiscono ancora della scorta e dell'auto blu come ad esempio Beppe Pisano, ex presidente dell'Interno. Bertinotti, Casini e Irene Pivetti, suoi predecessori, hanno continuato ad essere scortati per molto tempo e sicuramente più di lui. Il funerale - E così, racconta Claudia Terracina, Fini si è trovato da un giorno all'altro a piedi. Tant'è che è dovuto ricorrere all'aiuto di un ex collaboratore Checchino Proietti Cosimi per essere accompagnato in automobile al funerale di Donato La Morte che l'ex leader di An considerava "un secondo padre". L'accoglienza alla cerimonia è stata bene diversa da quella che ha ricevuto Fini alle esequie di Rauti. Allora fu accolto in chiesa a insulti e spintoni, l'altro giorno è stato ricevuto dai suoi ex camerati tranquillamente. Altero Matteoli e Gianni Alemanno lo hanno salutato, ci hanno chiacchierato a lungo: segno che il confronto è ricominciato e la destra si sta ricompattando.

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