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L'avvocato Agnelli morì 10 anni faEcco tutti i segreti nella tomba

Una famiglia che dopo la sua morte si è sfaldata. Faide interne tra la figlia Margherita e il nipote Jaky. Conflitti mai sanati che rendono l'anniversario sempre più amaro

Andrea Tempestini
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  di Gigi Moncalvo Tutto è pronto per la celebrazione, nel Duomo di Torino e nella Sala Rossa del Municipio, del decimo anniversario della morte di Gianni Agnelli. Sia nell'una che nell'altra cerimonia sarà interessante notare non tanto i presenti, quanto gli assenti. Ad esempio, Margherita Agnelli - l'unica figlia dell'Avvocato, l'ultima sua discendente legittima - ci sarà o no? No. È stata invitata alla commemorazione di suo padre? No. Suo figlio Jaky Elkann, che pare abbia voluto scegliere ad uno ad uno i nomi di tutti gli ammessi a sedere sulle sedie «riservate» ed è intervenuto anche nel cerimoniale (vorrebbe parlare al microfono dopo l'Arcivescovo), si è ricordato di fare una telefonata o mandare una lettera di invito a sua madre, al suo patrigno Serge de Pahlen (licenziato dalla Fiat proprio da Jaky nel 2004) che lo ha cresciuto nella sua casa di Allaman sul lago di Ginevra (e nelle altre in cui ha abitato tra Londra, il Brasile e Parigi), e ai suoi cinque fratellastri Pietro, Sofia, Maria, Anna e Tatiana con cui ha trascorso anni spensierati di giochi, di studi, di vacanze, di atmosfere indubitabilmente famigliari allietate da quel bricconcello di Lapo?  La risposta è ancora: no. Donna Marella, la mamma di Margherita e nonna di quegli otto nipoti (tre Elkann e cinque de Pahlen, dei quali ultimi si è molte volte dimenticata privilegiando, specie economicamente, gli altri tre) avrà supplito all'eventuale sbadataggine di Jaky, provvedendo a chiamare direttamente la figlia e lasciando da parte ogni incomprensione, una volta tanto nel nome dell'Avvocato o almeno limitatamente a questa circostanza? Forse sì.(...) spiega Gigi Moncalvo su Libero di giovedì 24 gennaio.  La commemorazione per la scomparsa dell'Avvocato fa discutere. Dieci anni fa se ne andava in una giornata frededa e piovoso di gennaio. Dopo la sua morte la Fiat come azienda ha avuto momenti di crisi. La Fiat come "famiglia" ha praticamente dato semaforo verde alle epurazioni. La figlia dell'Avvocato, Margherita è stata fatta fuori da ogni affare. Anche sull'eredità ci sono state congiure di palazzo e tante incomprensioni. Dieci anni dopo la dinastia Agnelli non sembra così unita. E il ricordo dell'Avvocato ha un sapore amaro. Continua a leggere l'articolo di Gigi Moncalvo su Libero di giovedì 24 gennaio  

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