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Annamaria Bernardini de Pace-Raoul Bova: la replica alla malelingue della figlia Chiara Giordano

Gian Marco Crevatin
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"Io non sono una sua cliente, proprio perché lei è mia madre, nonna dei nostri figli e ha sempre voluto bene a Raoul. Non vedete il male dove non c'è" Non ci sta Chiara Giordano, e affida ai social il suo disgusto per l'affaire Bernardini de Pace-Bova (per i più distratti, date un occhiata qui). "Ho letto e visto abbastanza. Poi se avete altri commenti fateli a mia madre, che è maggiorenne e vaccinata e ha una sua pagina personale. Spero di avere alleggerito i vostri dubbi o meglio i vostri giudizi." La storia - Annamaria Bernardini de Pace, avvocato e giornalista, e madre della ex moglie dell'attore Raoul Bova, aveva scritto nei giorni scorsi un pezzo piuttosto ambiguo all'interno di un format su Il Giornale (dei botta e risposta generici fra uomo e donna). Ovviamente, come specifica la Giordano, l'articolo non iniziava con "Caro Raoul..." ma lo sfogo è parso, e non solo ai più maliziosi, come un velenoso riferimento al genero "degenero". L'accusa - "Spero sia tutto chiaro e chiarito, perchè dove per alcuni ci sono gossip e illazioni per altri c'è vita vera e sentimenti profondi, ahimè da proteggere e salvaguardare al di là di tutto" continua implacabile la Giordano, che poi specifica "Chiarisco non perché mi abbasso, ci mancherebbe, siamo tutte uguali, chiarisco perché la gente può essere cattiva e il sito da cui è partito tutto questo è un sito di scandali." Il riferimento anche qua a Dagospia non è dei più velati, ma la chiuderemmo qui, visto che a pensar male delle celebrità spesso ci si azzecca e altrettanto spesso i diretti interessati se la prendono. Detto ciò, è proprio la Giordano ad alleggerire i toni sul finale sfoderando una gradita autoironia: "Non fa piacere leggere mollata, cornuta più di belzebù o quant'altro, ma ci passo sopra" e comunque, chiude "domani leggiamo tutti Topolino e non pensiamoci più!".

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