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Silvio perdonal'ex frondista DeborahA lei posto sicuro in Emilia

Candidata alla Camera col Pdl. Nell'agosto 2011 aveva aderito al gruppo di contestatori della manovra-bis dell'ultimo governo Berlusconi

Matteo Legnani
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  Potremmo chiamarla la "figliol prodiga", anche se, a differenza di Giorgio Stracquadanio, Deborah Bergamini dal Pdl non se ne era mai andata. Dall'agosto 2011, però, era annoverata tra i "frondisti del Pdl" insieme allo stesso Stracquadanio, a Martino, Crosetto, Versace, Bonciani, Bertolini, Moles e Mazzucca: quel gruppo, cioè, che aveva prennunciano emendamenti al decreto che conteneva la manovra aggiuntiva mettendo in discussione la leadership indiscussa di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere, che conobbe nel 1999 durante una intervista per l'emittente televisiva Bloomberg a Londra, deve averla perdonata visto che la Bergamini, 36 anni, compare al quarto posto nelle liste Pdl in Emilia Romagna per le elezioni della Camera dei deputati: una posizione "sicura", visto che stando ai sondaggi gli azzurri dovrebbero portare a Montecitorio da quella regione 6 o 7 candidati. Deputata, la Bergamini era diventata nel 2008, dopo diversi anni trascorsi in Rai che le erano costati l'accusa di essere parte della famigerata "struttura delta", ossia il gruppo di dirigenti Rai e Mediaset che avrebbero lavorato in maniera occulta concordando reciprocamente palinsesti, veicolando il taglio delle notizie da mandare in onda, il tutto allo scopo di favorire l'interesse della concorrente Mediaset e del governo guidato da Silvio Berlusconi. Tesi peraltro smontata nel corso degli audit della commissione d'inchiesta interna della Rai e dai successivi approfondimenti della magistratura.  

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