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Corona latitante, Selvaggia Lucarelli: "Vi racconto le sue ultime ore di libertà"

Per anni è andato a caccia di vip e ricconi in tutta Italia e oltre. Ora invece è lui a essere ricercato, anche dall'Interpol

Giulio Bucchi
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di Selvaggia Lucarelli Fabrizio Corona non si trova. Da ieri è ufficialmente il secondo latitante più ricercato d'Italia, dopo il candidato premier del Pdl. Polizia, Digos e creditori l'hanno cercato ovunque. Dal tatuatore. Mimetizzato sul cofano della Jeep camouflage di Lapo. Sotto al fondotinta della Pascale. Nella Mistery box di Master chef e sotto la parrucca di Casaleggio, ma nulla. La stradale ha battuto tutte le autostrade contromano, per vedere se stava provando a scappare. Ieri sera le teste di cuoio hanno fatto irruzione in un locale dove era stata segnalata la presenza di un tizio che si vantava di andare tutti i giorni con una persona diversa, ma si trattava di Pierferdinando Casini.   Io stessa mi sono premurata di fare un paio di verifiche. Sono andata al suo solarium di fiducia ma no, non se lo sono scordato nella capsula del solarium. Scongiurata anche un'altra tragedia: ho controllato da cima a fondo, e no, non è neppure nella Lista Monti. L'ho cercato anche dove nessuno si sognerebbe di cercarlo. In tutti i cinema d'essai di Milano e dentro le strisce blu parcheggiato col grattino. Nulla.  Corona è ufficialmente latitante. Per trovare qualche indizio, l'unica cosa che si può fare è ripercorrere le ultime ore della giornata di Fabrizio prima della sua sparizione. La mattina di venerdì la Cassazione gli aveva inflitto una condanna a cinque anni di carcere per il tentativo di estorsione a David Trezeguet. Di lì a poco sarebbe arrivato l'ordine di eseguire l'arresto, per cui Fabrizio aveva ancora qualche ora da uomo libero. Ecco. Uno ha quattro ore di tempo prima di ritrovarsi con un sequestratore nerboruto ceceno in doccia, e cosa fa? Una valigia? Un saluto a mamma? Un bacetto al figlio? Un gancio destro a Stefano De Martino?  No, Fabrizio Corona prima va in ufficio, poi va in palestra. Sì, avete capito bene. In palestra per uno struggente addio con la panca per gli addominali. Il problema è che da quel momento si perdono le sue tracce, ergo: o la sua tartaruga se l'è mangiato. O al bilanciere tirava su i pesi con qualcosa di alternativo alle braccia e l'effetto del viagra è svanito di botto, per cui guardassero bene sotto il disco da 50 chili. Oppure se l'è inghiottito il tapis roulant. Altra ipotesi è che Fabrizio sia ancora lì nella sala corsi travestito da insegnante, ma non risultano ancora esserci biciclette da spinning parcheggiate in doppia fila, quindi la teoria è esclusa. A questo punto, il mistero si fa fitto, anche perché mentre viene allertata l'Interpol e lo cercano pure all'estero, un barista di Corso Como sostiene di avergli fatto un caffè proprio ieri mattina. E sul fatto che fosse proprio Corona non può sbagliarsi perchè l'euro che gli ha lasciato sul bancone era una moneta di cioccolato di Hello Kitty. In molti, dopo la sentenza,  provano a telefonargli o a mandargli sms (me compresa) ma già dalle prime ore del pomeriggio al telefono risponde il suo fido assistente Armando, dicendo che da quel momento il telefono di Fabrizio ce l'ha lui e che quindi per richieste di mancati stipendi, restituzioni auto di lusso e sesso di gruppo, bisogna richiamare tra cinque anni. Fabrizio non torna a casa neppure alle 21, orario in cui deve tassativamente rientrare per via della condanna a due anni e otto mesi inflittagli precedentemente e che sta scontando con l'affidamento ai servizi sociali. La condanna si era calcolata cumulando il reato di pagamento con soldi falsi con un altro tentativo di estorsione ma gli scienziati hanno calcolato che cumulando tutte le pene per i reati commessi da Corona più raggio per 3 e 14 si ottiene l'assioma dell'infinito.  I giornalisti, intanto, sono assiepati sotto la sua casa. E qui accade il primo episodio che alleggerisce la sua posizione. I vicini, intervistati dai giornalisti, dicono all'unanimità che sperano che Fabrizio sia arrestato al più presto. Il più mite gli augura di finire in cella con un lottatore di sumo gay in astinenza da Italia '90. E considerato che per i vicini, quello che vanno a  prelevare con sei volanti, è sempre “ tanto un bravo ragazzo”, Fabrizio un gran delinquente non deve esserlo per forza.  Ma c'è anche un'altra questione. Gli avvocati non hanno optato per la linea difensiva giusta. Corona s'è beccato 5 anni per aver chiesto soldi al calciatore sposato Trezeguet per non far uscire delle sue foto in compagnia di una signorina. Bastava lanciare un appello a tutte le femministe e cornute di Italia e sarebbero scese in piazza per chiedere a gran voce l'arresto di Trezeguet, altro che di Corona. Oppure, come suggerisce qualcuno su twitter, bastava concordare un'intervista con Santoro: dopo un paio di gag e l'affondo di Travaglio, Napolitano gli avrebbe concesso l'amnistia.  E anche i giudici, diciamolo, hanno completamente sbagliato la sentenza. Dovevano condannare anche lui ai domiciliari a casa della Santanchè e Corona si sarebbe presentato a San Vittore alle due del pomeriggio con il filo interdentale e il pigiamino a righe invocando il carcere duro.  Certo è che il fatto che Corona non si trovi, mette un punto definitivo su una questione da sempre dibattuta: se un vip non si vuole far trovare, ci riesce benissimo. Riescono a sfuggire alla Digos, figuriamoci ai paparazzi.   P.S.: Essendo l'ultima donna che l'ha baciato in pubblico, volevo rassicurare tutti gli uomini in giro: il giorno dopo non mi ha richiamata, è vero, ma non è a pezzi seppellito nel mio giardino. 

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