Mentana, furia con Santorodopo il duello con il Cav
"Dagospia" dà conto di una "telefonata di fuoco": Mitraglietta accusa il teletribuno di aver voti a Berlusconi. Michele via da La7?
Stima. E sospetto. Che i due un po' si amassero e un po' si odiassero non è certo un misetro. La frecciata più velenosa la scagliò Michele Santoro, quando nel luglio del 2011, in piena trattativa (poi sfumata) per passare a La7, definì Enrico Mentana "diversamente libero". Mitraglietta, poi, ebbe un ruolo decisivo per portare il teletribuno alla rete Telecom, tanto che i due vennero immortalati insieme, a pranzo, mentre brigavano per trovare la quadra al trasferimento. Tutto a posto? - Passiamo ad avvenimenti più recenti. In particolare all'ospitata di Silvio Berlusconi a Servizio Pubblico, l'avvenimento che pare essere il centro di gravità della politica (e non solo) delle ultime settimane. Dopo la trasmissione, Santoro fu crocifisso: "Hai fatto risorgere il Cavaliere", l'accusa che gli veniva rivolta. Mentana - un vero twitter-dipendente - difese subito il collega con un cinguettio: "Accusano Santoro di non aver ammazzato Berlusconi, facendo un programma piaciuto anche a chi non odia il Cav e visto da tutti. Felix Culpa...". Come dire: date un'occhiata agli ascolti e provate a negare che sia stato un colpaccio. Tutto a posto, quindi? La telefonata di fuoco - Non proprio tutto a posto. Almeno secondo quanto riporta il cuore pulsante delle italiche "soffiate", il sito Dagospia, che dà conto di una "telefonata di fuoco tra Chicco Mentana e Michelone Santoro mercoledì, dopo il sondaggio che dava Silvio ringalluzzito di due punti dopo lo show a Servizio Pubblico". Il contenuto della telefonata resta segreto, ma è facile immaginarne il succo: Mitraglietta ha aperto il fuoco contro il teletribuno, "reo" di aver contribuito con il suo programma a far risalire la china al Cavaliere. E proprio dopo quella telefonata sono cominciate a circolare delle voci che parlano del prossimo addio di Santoro a La7, ancor prima del termine della stagione televisiva. In vista ci sarebbe un ritorno anticipato a Viale Mazzini, favorito anche dal riassetto della rete Telecom (tagli e cambi di management).