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I consigli non richiesti di Massimo Gramellini a Bersani: "Ricomincia a pettinare le bambole"

Massimo Gramellini

Secondo il giornalista della Stampa lo slogan della campagna elettorale "L'Italia giusta" sembra "un preludio di quaresima"

Nicoletta Orlandi Posti
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Sono consigli non richiesti ma sicuramente appassionati quelli che Massimo Gramellini scrive sulla Stampa per Pierluigi Bersani. Il suo "Buongiorno" inizia con l'invito al candidato premier del centro sinistra a "ricominciare a pettinare le bambole" e prosegue con una disamina della poca seduzione che il segretario del Pd esercita sugli elettori. "Il tuo problema è che non da mai un titolo", sostiene Gramellini spiegando che anche lo slogan "L'Italia giusta" che si vede nei cartelloni sulle strade accanto alla sua faccia, "è un preludio di quaresima: non ne parla nessuno, nemmeno per dirne male". Le sue interviste fa notare il giornalista della Stampa "grondano di buon senso e competenza, ma non contengono una sola idea", parlano in politichese e non danno rassicurazioni alle famiglie che magari hanno due disoccupati in casa. "Ma cosa aspetta a coccolare lo spirito anticasta degli elettori?", chiede Gramellini suggerendo: "proponga come primo atto del nuovo governo il dimezzamento dei parlamentari e dei consiglieri locali". Alla fine il corsivista guarda nella sfera di cristallo: "Vincerà comunque, ma rischia di vincere male e per poco. Peccato, perché fra quelli in gara è probabilmente il migliore". 

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