Barbara Berlusconi pronta a candidarsi in Europa
Marina ha gentilmente declinato l'invito: non le interessa la politica, preferisce continuare a fare il manager. Stessa cosa Pier Silvio: per lui "la politica non è una questione di successione, ma di competenza, qualcosa che ti devi guadagnare, non ricevere per nepotismo". "Bisogna fare la gavetta", ha detto il secondogenito di Berlusconi tirato per la giacchetta sulla questione della candidatura alle Europee. Un suggerimento che è stato accolto dalla sorella più piccola, Barbara, l'unica che sembra disposta a spendersi per Forza Italia. La gavetta - Secondo il suo ragionamento la corsa per Strasburgo sarebbe appunto una gavetta in vista di candidatura a premier alle prossime Politiche in Italia. E' per questo che si sarebbe offerta a dare un volto a quel cognome "Berlusconi" che non può essere quello del padre Silvio nella tornata elettorale del 25 maggio prossimo. Per lei sarebbe una sorta di apprendistato, un modo per farsi le ossa, spiega Francesco Verderami, quasi fosse uno stage alla catena di montaggio di una delle aziende del Biscione che tra i vari asset conta anche un partito. Inferno Milan - L'ultima parola spetterà al leader azzurro che per il momento si limita ad osservare ed ascoltare. "Il fatto è che nel partito lui è circondato da persone che non sono all'altezza dei tempi che viviamo", avrebbe detto Barbara,secondo il retroscena del Corsera, ad un forzista. Che ovviamente ha riferito al capo. Da parte sua il Cav è orgoglioso di questa intraprendenza, gli piace il temperamento della figlia. Il problema è il partito. Quando infatti elogiò Barbara, amministratore delegata del Milan, dopo il duro scontro con Galliani ("E' brava, tosta. Forse non ha l'età. Ma chissà...", disse) lo stato maggiore di Forza Italia si irrigidì. E ora che Barbara sembra disposta a candidarsi anche Marina e Pier Silvio non paiono così contenti. Il rischio è, secondo Verderami, che dopo il Milan scateni un inferno anche nel partito.