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Berlusconi dalla Gruber: "A Veronica do 200mila euro al giorno. I giudici erano tre donne, femministe e comuniste"

Show del Cav a Otto e mezzo: "All'anno verserò 72 milioni l'anno, in Appello proveremo a mediare"

Giulio Bucchi
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Altro che 36 milioni di euro l'anno, come annunciato il 28 dicembre dalla stampa. Silvio Berlusconi pagherà a Veronica Lario per il divorzio la bellezza di 72 milioni, "200mila euro al giorno". Lo ammette il Cavaliere in persona, intervistato da Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, con un pizzico di amarezza. E di fronte alle domande di Lilli la rossa sulla sentenza del Tribunale di Milano che lo ha stangato, il Cav replica: "Purtroppo hanno deciso tre giudici, donne, femministe e comuniste..." (per la cronaca, la presidente della Nona Sezione civile Gloria Servetti e le colleghe Alessandra Cattaneo Nadia Dell'Arciprete). La speranza, sospira, "è di mediare in secondo grado".  La replica del Tribunale - Pronta arriva la reazione dei magistrati milanesi, che invitano ad evitare il "dileggio" delle toghe. Con un comunicato, il presidente della Corte di Appello Giovanni Canzio e quello del Tribunale di Milano, Livia Pomodoro, "intendono respingere con fermezza ogni insinuazione sulla non terzietà delle giudici del Tribunale, componenti del Collegio giudicante nella causa Bartolini-Berlusconi, essendo a tutti nota la diligenza e la capacità professionale delle stesse, quotidianamente impegnate nella fatica della giurisdizione nella delicata materia del diritto di famiglia".      

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