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De Bortoli e le polemiche con Presta, Monti e Befera: il direttore del Corriere scatenato

Il mite Ferruccio su Twitter e quotidiano ne ha per tutti: dall'agente tv al premier (via Passera) fino a mister Redditometro

Giulio Bucchi
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Cosa sta succedendo a Ferruccio de Bortoli? Il direttore del Corriere della Sera, tra le firme più pettinate e abbottonate del giornalismo italiano, ultimamente si sta levando qualche sassolino dalle scarpe, a tutto campo. Ha iniziato la scorsa settimana replicando agli insulti che il potentissimo agente tv Lucio Presta ha dedicato via Twitter ad Aldo Grasso, il critico del Corriere che aveva mazzolato la moglie di Presta, Paola Perego. Scriveva de Bortoli su Twitter lo scorso 3 gennaio: "L'opinione di Grasso non può generare una reazione così aggressiva e spropositata da parte di Presta. La critica batte dove il cachet duole". Da Monti a Befera - Passando a cose decisamente più serie, il mite Ferruccio si è divertito a sparare per interposta persona su Mario Monti. Nel colloquio faccia a faccia con Corrado Passera, ha smontato per bene l'agenda del professore dopo aver dato spazio agli editoriali al veleno degli economisti Alesina e Giavazzi, ultimamente mai troppo generosi con le ricette del professore. E il titolone d'apertura del Corriere di lunedì, con il Passera scatenato, è sembrato il classico carico per chiudere la partita. E tra una pizzicata al sindaco grillino di Parma Federico Pizzarotti ("Governare non è semplice, aveva promesso la riduzione dell'Imu. Non si farà, costa troppo. Realpolitik", sempre su Twitter) e un commento sulla campagna elettorale al veleno, martedì 8 gennaio ha risposto direttamente alla lettera di Attilio Befera, che difendeva il redditometro dalle accuse fatte da Piero Ostellino sempre sul Corsera ("Strumento da stato di polizia", scriveva l'editorialista): "Le critiche, anche se dure, in democrazia sono legittime. Se il tasso di suscettibilità che traspare dalla sua lunga lettera è misura della serenità e dell'equilibrio con cui l'Agenzia che presiede opera sul territorio e dialoga con i contribuenti, c'è di che preoccuparsi"... Scrivendo, probabilmente, de Bortoli avrà dovuto rassettare il ciuffo.

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