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Fini sfida Berlusconi: Voglio un confronto in tv

Fini e il

Berlusconi accusa il futurista: "Fece parte della congiura contro il mio governo". Gianfranco risponde: "Balle, parliamone anche sulle reti Mediaset"

Andrea Tempestini
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  L'accusa l'ha mossa Silvio Berlusconi. Intervistato su Rai1 a Uno Mattina, è tornato sulla caduta del suo ultimo esecutivo, e ha puntato il dito contro Gianfranco Fini: "Contro il Pdl e contro il mio partito - ha spiegato il Cavaliere - c'è stata una congiura. Non si capisce perché Fini abbia lasciato il Pdl per formare un partitino dell'uno per cento. Qualcuno deve avergli promesso un premio importantissimo". La congiura, poi, non andò a buon fine: la famosa fiducia del 14 dicembre frantumò il piano di Fini. Il governo Berlusconi non cadde, ma uscì fiaccato dalla diaspora futurista. La "sfida" - Gianfranco, però, non ci sta. Rilancia e risponde alle accuse: "Le menzogne di Berlusconi sono spudorate. Tutti sanno che non ho lasciato il Pdl, bensì che mi ha cacciato perché non volevo difendere i suoi personali interessi giudiziari". Quindi Fini lancia la sfida: "Se Berlusconi si vuole confrontare pubblicamente con me su questi temi, anche sulle reti Mediaset, sono a disposizione". Cosa non si fa pur di ottenere un minimo di visibilità nei mesi di una campagna elettorale che rischia di far sparire Fini da qualsivoglia orizzonte politico...  

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