Corrado Passera? Si è giocato la carriera
Doveva essere il top player del governo, invece non ha risolto nessuna delle 150 crisi aziendali
di Gianluigi Paragone Credo che Passera non abbia mai sudato granché in vita sua; forse nemmeno in sauna. Non è uno sfaticato, per carità, diciamo che ha compreso assai presto che per arrivare al successo, sudare è accessorio. Persino inutile. Infatti il ragazzo è pronto a scendere nell'agone politico coi suoi più naturali alleati, quelli del Terzo Polo. Sfogliate i nomi: gente che s'è ammazzata di fatica non ne troverete. Chi dunque meglio di loro? Corrado Passera era entrato nel governo tecnico come l'acquisto dell'ultimo momento. Il top player, il nome da girare all'opinione pubblica spiazzata da tanti perfetti sconosciuti, nomi che non dicevano nulla a nessuno. A lui, uomo d'oro di Banca Intesa, il top manager di tante avventure (tra cui quella assai spericolata di Alitalia), era stata affidata la grande missione dello Sviluppo economico, con la maiuscola. (...) E' chiaro il punto di vista di Gianluigi Paragone, messo nero su bianco in un commento su Libero di domenica 23 dicembre. Il "superministro" Corrado Passera ha sprecato un'occasione. E non solo: si è bruciato la carriera. Doveva essere il "top player" del governo tecnico, e invece non ha risolto nemmeno una delle 150 crisi aziendali che piagano l'Italia. Leggi il commento di Gianluigi Paragone su Libero di domenica 23 dicembre